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Bilancio Sassuolo, Pd: "Caselli lasci: ora serve il commissario"

L'affondo dei democratici: "Il sindaco ha trascinato in tre anni il Comune al disastro finanziario spendendo 22 milioni inesistenti alle spalle dei fornitori, che rischiano di non vedere mai più un euro dei loro crediti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

4,7 milioni di perdita SGP nel 2012 (7,7 milioni nel triennio 2010/2012), 22 milioni di debiti scaduti coi fornitori, casse vuote e 4 milioni inesistenti e non esigibili iscritti nel bilancio del Comune in entrata nel 2011. I dati del bilancio 2012 del Comune e di SGP hanno fatto emergere una realtà impressionante. Caselli ha trascinato in tre anni il Comune al disastro finanziario spendendo 22 milioni inesistenti alle spalle dei fornitori, che rischiano di non vedere mai più un euro dei loro crediti se non si rimuove subito la causa di tutto. Il Sindaco incapace.

Nessun intrigo politico quindi, ma semplicemente, davanti ai numeri che certificano l’incapacità di governo di Caselli, anche i consiglieri di maggioranza hanno finalmente imboccato la strada del senso di responsabilità di fronte al futuro della città.

Giustamente, i consiglieri comunali di maggioranza hanno iniziato a chiamarsi fuori anche per evitare di essere partecipi di un disastro annunciato che rischia di condurli a rendere conto  alla Corte dei conti.

Due i fatti nuovi che hanno aperto gli occhi a tutti:

  • il buon senso di Cavallini, che, fornendo finalmente numeri certi ha ribadito in commissione testuale “senza voler dare un giudizio sui miei colleghi predecessori  devo però dire che la prima  stesura del bilancio  (presentata da Caselli e Manfrin nei mesi scorsi ndr) era una stesura ottimistica di cosmesi di bilancio, dovuta alla necessità di fornire alle banche un quadro non fedele della situazione della società in quel momento".
  • un emendamento PD, che ha evidenziato un buco in entrata nel bilancio del Comune di 4 milioni.

È chiaro a tutti che la propaganda su Twitter e Facebook e lo show di falsi risanamenti annunciati a gennaio dalla coppia Caselli-Manfrin sono inutili davanti ai numeri chiari e incontrovertibili del disastro.

Ormai si impone a tutti una scelta responsabile. Le opzioni a disposizione sono solo due:

  • salvare la carriera politica di Caselli, nonostante abbia dimostrato a tutti la totale incapacità di governare il bilancio e il comune, o
  • salvare la nostra città e passare la mano al commissario, che dovrà impostare un sano e credibile piano di risanamento.

Ormai tutti  hanno capito che ogni giorno di guida Caselli serve solo a  peggiorare il debito e l’insolvenza del Comune. Sostenere Caselli significa quindi essere co-responsabili di un default annunciato.
Quando i numeri evidenziano il rischio di fallimento non si fanno comunicati stampa. Si cambia l’amministratore delegato incapace! Meglio dunque il fallimento politico di Caselli subito che il fallimento finanziario definitivo di tutta  la città!

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