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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

"La Bassa colpita dal sisma? Un laboratorio di bioarchitettura"

La proposta di Raffaele Ganzerli, attivista del Movimento 5 Stelle: "Bisogna ricostruire bene: occorre un netto cambio di mentalità e un abbattimento della burocrazia"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Quello della bassa modenese non potrebbe essere un migliore contesto per creare un laboratorio di bioarchitettura. La scelta di nuove e diverse soluzioni abitative è ormai imposta dal corso degli eventi, ma la bioarchitettura è una disciplina evoluta e può rivelarsi molto di più di un rimedio emergenziale.

I nostri amministratori annunciano che vogliono ricostruire…e in fretta. Noi invece riteniamo che bisogna ricostruire, ma ricostruire bene. Apprendiamo tramite il web delle enormi difficoltà burocratiche incontrate da chi, prima del terremoto, ha scelto di costruire una casa in legno: quindi innanzitutto occorre un netto cambio di mentalità e un abbattimento della burocrazia. Se è vero che i nostri amministratori credono nell'economia sostenibile allora non hanno occasione migliore per dimostrare in cosa consistano i loro intenti.

C'è da ricostruire e tanto: noi non vogliamo più che si costruisca come prima. Affidiamo la ricostruzione a chi porta avanti sistemi innovativi per i materiali impiegati, per il consumo energetico e per i bassi costi di realizzazione. La bassa delle macerie potrebbe ospitare le migliori ditte del settore e soprattutto potrebbe diventare un laboratorio per far partire nuove imprese locali sulla base di uno know how da noi finora non radicato. Ricordiamo che non ci sono solo case da ricostruire, ma anche capannoni, scuole e palestre. 

La nostra terra potrebbe veramente ritrovare una nuova e migliore ricchezza: non più quella di una grigia area industriale, produttiva ma inquinante; bensì quella di una zona di eccellenza nel risparmio e nell’efficienza energetica. Oltre ai materiali e alle tipologie di costruzioni si potrebbe avere un occhio di riguardo anche agli aspetti sociali che la ricostruzione comporta: per esempio impiegando gli abitanti delle nuove case nella costruzione dell’abitazione stessa.

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