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Blocco dell’estensione Ztl e Pums: le richieste del centrodestra per il centro storico

Consentire l’ampliamento dei dehors a tutta la settimana e mettere un freno all’estensione della Ztl del centro. I gruppi di opposizione del Quartiere 1 chiedono all’Amministrazione di fermarsi e ripensare il piano dopo la pandemia globale

Mettere un fermo ai progetti di estensione della Ztl di Modena, così come previsto dal PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) per consentire, soprattutto in questo periodo difficile, una maggiore fruibilità del centro storico. È questo che la coalizione del centrodestra di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, chiede all’Amministrazione Comunale.

In particolare, sulla precisa richiesta di slittare l’attuazione del Piano Urbano Mobilità Sostenibile con l’allargamento delle aree di ZTL fino alla stazione dei treni, un progetto si punta a completare entro il 2022, è stato affermato che il piano resta inalterato.  

Allo stesso tempo il centrodestra ha esposto, con gli Assessori Bosi, Filippi, Ludovica e Deborah Ferrari, il progetto di sperimentazione chiamata “Tavolini sotto le stelle”, in base al quale il Comune rende possibile in alcune vie del nostro Centro Storico un allargamento temporaneo dei dehors (spazio all’aperto fornito di tavolini) per i pubblici esercizi.

Come gruppi di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega- spiegano i portavoce- ci saremmo aspettati un atteggiamento da parte dell’amministrazione comunale più recettivo alla collaborazione, soprattutto per attenzionare quelle attività commerciali che nel periodo di quarantena sono state costrette alla chiusura e che oggi richiedono maggior spazio esterno viste le esigue metrature murarie di cui dispongono e che pagano a carissimo prezzo. Una narrazione ridondante e ripetitiva, quella dell’amministrazione, dove tutte le criticità sollevate sono banalità e c’è una programmazione già prevista per ogni necessità, non modificabile.”

Due, queste esposte, delle principali problematiche sollevate cui va però ad aggiungersi anche il problema delle piste ciclabili.

“Le piste ciclabili come panacea di tutti i mali, dall’inquinamento atmosferico agli investimenti pubblici anti crisi –sostengono  Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega - Ma seppur in ultima analisi le ciclabili, prima di proporle bisogna predisporle, perché comunque va riconosciuto che ce ne sono parecchie. Ovviamente non ci riferiamo a quelle da poco inaugurate, ma capita spesso di trovarle trascurate, sporche, piene di buche, dossi e prive di illuminazione. Una su tutte la ciclopedonale di Via Amendola che invitiamo i modenesi a percorrerla ma armati di molta pazienza e ben attrezzati.  E dove non ci sono le ciclabili? Beh allora se spostiamo il problema dalle ciclabili alle strade vi potrete accorgere, come avrete già fatto, che i manti delle nostre strade sono indegni di portare questo nome. Si, e nonostante tutto L’IRPEF 2020 è pure aumentata.  Insomma, niente di nuovo all’orizzonte, stesso schema che era stato mostrato a novembre 2019.  Il problema è che in mezzo si è scatenata la più grande crisi economico/sanitaria dell’ultimo secolo, che ha causato migliaia di morti e provocherà la perdita di tantissimi posti di lavoro, in particolare nel settore turistico/ricettivo.”

In sintesi per gli esercenti del Centro storico, cuore e vetrina della città, l’opposizione chiede l'esonero fino al 31/12/ 2020 dal pagamento della tassa per occupazione di spazi e aree pubbliche (TOSAP) e dal canone per l'occupazione di spazi e aree pubbliche (COSAP);  la possibilità di ampliare i dehors tutta la settimana e non da venerdì a domenica; il blocco dell’allargamento della ZTL di almeno 2 anni e pedissequa verifica sui pass concessi ai non residenti o non aventi attività commerciali. Non ultima sottolineano l’urgenza di aumentare i turni di pulizia delle strade in alcune vie meno frequentate.

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