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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Bonaccini chiede restrizioni al Governo: "Corsia preferenziale per chi è vaccinato"

Il Presidente di Regione a fianco di diversi colleghi che chiedono una stretta per i no-vax

"Bisogna fare le cose le più seriamente possibile, perché, ripeto, non vogliamo che venga colpita l'economia e soprattutto i posti di lavoro, perché ne abbiamo già perduti troppi l'anno scorso. Qui se ne stanno recuperando tantissimi, però arrivando la quarta ondata dobbiamo fare le cose per bene". E' il monito del presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che conferma le richieste arrivate ieri al governo dalle Regioni.

"Abbiamo chiesto ieri, tramite il presidente Fedriga, da un lato l'anticipazione, e mi pare che la cosa di fatto arrivi, a cinque mesi dalla seconda dose per poter fare la terza", ripete Bonaccini a margine dell'apertura di Mecspe in Fiera a Bologna. La seconda proposta delle Regione riguarda la "corsia preferenziale per chi è vaccinato con ciclo completo" per poter frequentare "quei luoghi della socialità che vorremmo non vedere troppo ristretti, perché sono quelli che hanno pagato il prezzo più alto nella pandemia, da quelli del turismo, a quelli della ristorazione e i bar, a quelli dello sport, la cultura, le fiere". Dunque, prosegue il governatore, "adesso il governo deve decidere nel Consiglio dei ministri quali provvedimenti prendere. Io credo che cercare di garantire la minor diffusione possibile del virus sia importante".

Del resto, ricorda, "in terapia intensiva la gran parte dei ricoverati è non vaccinati, nei reparti covid va sempre calcolato che ogni ricoverato vaccinato va riferito a una platea in Emilia-Romagna che è di 3,6 milioni di persone vaccinate. Quando arriva un non vaccinato va riferito a una platea di 400.000 persone non vaccinate". Quindi, "il rapporto è di uno a nove: per cui questo fa già capire che se fosse per i vaccinati ricoverati non rischieremmo minimamente la zona gialla". Invece, evidenzia Bonaccini, "così alcune regioni già ci vanno adesso e altre regioni come noi rischiano tra qualche settimana la zona gialla se il contagio si diffonde, se aumentano i ricoveri".

E se "la situazione tutto sommato è ancora sotto controllo", il presidente dell'Emilia-Romagna guarda con preoccupazione a quello che sta accadendo nel resto d'Europa. "Sta arrivando ovviamente anche qui in Italia. Bisogna fare le cose le più seriamente possibile", conclude.

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