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Bonaccini rilancia il passaporto vaccinale per “salvare la stagione estiva”

Il Presidente di Regione: “E' giusto che chi è sicuro faccia ripartire le attività”. E per i sanitari: “Se uno non si vaccina non può lavorare in quel luogo lì”

Stefano Bonaccini rilancia sul passaporto vaccinale, anche in previsione della stagione turistica sulla costa adriatica. "Io sul passaporto vaccinale sono d'accordo", dice il governatore dell'Emilia-Romagna, stamane a Mattino 5. "Nel senso che chi è vaccinato, e quindi è tranquillo e sicuro- spiega- è giusto che possa contribuire a fare ripartire quelle attività che sono così in difficoltà". Pero', aggiunge, "il confido che l'estate, un 'vaccino naturale', unito ai vaccini veri e propri che saranno a milioni a quel punto, ci potrà fare tornare il sorriso". 

Insomma, anche a prescindere dal passaporto vaccinale c'è una certa fiducia nella stagione estiva. "L'anno scorso- fa notare Bonaccini- il vaccino non c'era e noi abbiamo avuto in particolare agosto con tantissima gente e tutto ha funzionato molto bene perchè i romagnoli hanno una capacità organizzativa straordinaria".

Interpellato su un altro delicato tema, Bonaccini spiega: "Non so se serva l'obbligo vaccinale per i sanitari, so che se uno non si vaccina non può lavorare in quel luogo lì". In proposito, Bonaccini cita quanto fatto quattro anni fa su nidi e materne per quanto riguarda le vaccinazioni infantili. "Per primi- ricorda il presidente- tornammo all'obbligo vaccinale per la parte che ci competeva", cioè la fascia zero-sei anni, e "abbiamo riportato dal 92 a oltre 97% ii bambini vaccinati. Se non ti vaccini non puoi iscriverti all'asilo".

(DIRE)

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