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Un bosco per compensare il cemento, la proposta della Giunta per Vaciglio

L'Amministrazione anticipa la decisione in vista dell'assemblea pubblica di questa sera. Previste complessivamente oltre 8 mila piante. Al via il percorso in Commissione consiliare per la delibera che sancisce la rinuncia alla realizzazione di 315 deli alloggi originari

Circa novanta mila metri quadrati di area boschiva, oltre 8 mila piante di cui circa 3900 alberi ad alto fusto e altre 4500 piantine più piccole a cespuglio con almeno tre fusti. E' questa la "contromisura" che l'Amministrazione Comunale intende adottare per compensare l'intervento edificatorio del comparto Vaciglio-Morane, che ha generato grandi proteste in città.

Llo schema di progetto per la forestazione dell’area nel comparto tra via Vaciglio, via Morane e strada Nuova Estense che, presentato dall’assessore ai Lavori pubblici Gabriele Giacobazzi, ha ottenuto l’ok dalla Giunta comunale nei giorni scorsi. L’iter per la destinazione a bosco urbano di aree di proprietà comunale all’interno del comparto prenderà il via con l’illustrazione della relativa delibera urbanistica nella Commissione consiliare di martedì 23 gennaio da parte dell’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli. Il provvedimento sancirà la rinuncia alla realizzazione di 315 alloggi previsti inizialmente nell’area.

I principali contenuti dei documenti saranno anche illustrati dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli nel corso dell’assemblea pubblica nel Quartiere in programma questa sera, lunedì 22 gennaio, in via Viterbo. Un'assemblea che si preannuncia molto "calda".

Obiettivo primario della forestazione urbana, il cui costo ammonta a 400 mila euro e che sarà in continuità con il bosco già esistente in via Tignale del Garda, è schermare la viabilità principale e aumentare il valore ecologico dell’area. Si configurerà come connessione ecologica e percettiva tra il bosco urbano esistente e il territorio rurale, estendendo e completando un sistema a verde che arriva fino al centro storico senza soluzione di continuità. Si prevede un aumento rilevante della qualità e quantità degli habitat e della capacità di regolazione del microclima locale.

Le essenze adottate sono quelle classiche da forestazione e sono autoctone. Quelle che si discostano da quelle tipiche sono essenziali per graduare le tonalità di colore nelle diverse stagioni. Saranno posizionate siepi composte da cinque tipi di essenze (Rosa canina, Viburno tinus, Anonimo europeo, Corilus avellana e Corpus mas) per fungere da barriera fisica verso la tangenziale e le altre strade. Insieme alla piantumazione di alberi e cespugli e siepi sarà realizzato anche un impianto di irrigazione di tipo aereo a spalliera bassa realizzato in modo da supplire ai periodi sempre più frequenti di forte siccità estiva. L’irrigazione è prevista fino al completo sviluppo delle piante, in seguito rimarranno in ogni area pozzetti per irrigare manualmente all’occorrenza.

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