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Effetto pandemia, nel 2021 calano ancora i reati denunciati a Modena

"In calo le notizie di reato nel 2021, ma l'attenzione e impegno restino alti": il sindaco Muzzarelli risponde a un’interrogazione presentata da Katia Parisi (Modena civica)

I dati sulle notizie di reato nel 2021 a Modena, forniti dalla Prefettura, confermano il trend in calo registrato già l’anno precedente, quando il lockdown abbassò noevolmente anche queste cifre. A fronte di 13.545 reati denunciati nel 2019, nel 2020 erano stati 10.785 e lo scorso anno la cifra è ulteriormente scesa fino a 10.452. Il calo ha riguardato soprattutto per le fattispecie più comuni, cioè furti (7.524 nel 2019; 5.308 nel 2020; 5.001 nel 2021) e rapine (194 nel 2019; 164 nel 2020, 141 nel 2021).

In particolare, i furti in abitazione sono passati da 1.271 nel 2019 a 893 nel 2020 a 719 nel 2021; i furti su auto in sosta da 1.620 nel 2019 a 980 nel 2020 a 840 nel 2021; i furti in esercizi commerciali da 571 nel 2019 a 347 nel 2020 a 431 nel 2021 e i furti di autovetture da 192 nel 2019 a 136 nel 2020 a 112 nel 2021.

In calo anche le notizie di reato relative a estorsioni, ricettazione, percosse, minacce e omicidi; mentre restano in aumento i reati legate allo spaccio di stupefacenti: 191 (furono 162 nel 2019 e 183 nel 2020). In crescita anche i danneggiamenti che, pur inferiori al 2019 (1.433) passano da 1.211 (nel 2020) a 1.387. Infine, truffe e frodi informatiche sono diminuite rispetto al 2020 (furono 748) quando si è registrato un’esplosione dell’utilizzo di servizi online, ma comunque in aumento rispetto al 2019 (563) arrivando nel 2021 a quota 619.

Il commento del sindaco

Sono questi i dati riportati dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli rispondendo a un’interrogazione di Katia Parisi di Modena Civica nella seduta del Consiglio di ieri, giovedì 20 gennaio

Illustrando la propria risposta, il sindaco ha innanzitutto evidenziato il clima di grande collaborazione istituzionale con cui lavora il Comitato Ordine Pubblico e Sicurezza, di cui lui stesso fa parte, non solo per quanto riguarda le strategie di medio-lungo periodo ma anche nella operatività quotidiana, oltre che “il riferimento certo costituito dal Patto Modena Città Sicura” e, rispetto a questo, ha ricordato l’aggiornamento del Piano delle Sicurezze del Comune “con impegni che stiamo mantenendo: dall’assunzione di agenti al potenziamento della videosorveglianza”.

Riconocendo il merito del lavoro svolto ogni giorno da Forze dell’ordine e Polizia locale attraverso indagini, arresti, sequestri, Muzzrelli ha ribadito l'auspicio che nel 2022 arrivino gli ulteriori rinforzi attesi, ma soprattutto la consapevolezza che sul tema delle sicurezze l’attenzione deve rimanere molto alta: “Non può mai essere solo una questione di statistiche – ha affermato il sindaco - a maggior ragione in questo particolare triennio caratterizzato dal Covid; bisogna andare oltre i dati e prendere seriamente in considerazione tutte le istanze dei cittadini, delle imprese e delle associazioni”.

Controlli e coordinamento

Per quanto riguarda le altre questioni sollevate dall’interrogazione, Muzzarelli ha spiegato che la presenza della sede distaccata della Polizia locale (Zona 1) presso la Stazione delle Autocorriere consente un presidio continuativo dell’area e fornisce servizi ai cittadini: oltre a Ufficio Denunce e Ufficio Cassa per pagare le sanzioni, vi si può ottenere il pass per l’ingresso in Zona a Traffico Limitato, ricevere informazioni e assistenza. Nella zona viene svolta una significativa attività sul disagio giovanile e anti-bullismo che nel 2021 ha visto 473 servizi specifici. Nell'ambito del progetto regionale che ha interessato l'area di piazzale Primo Maggio, via Cittadella e parco Novi Sad, la sede del Posto Integrato di Polizia ha rappresentato un punto importante dell'attività con 332 controlli. Nel corso dell’anno è stata consolidata anche la presenza e la collaborazione con il presidio integrato della Polizia di Stato ivi collocato, “collaborazione che ha rafforzato quella già attuata nell’ambito dei Tavoli Tecnici, coordinati dalla locale Questura, e nei conseguenti servizi coordinati di controllo del territorio”.

Il Tavolo Tecnico della sicurezza si riunisce con cadenza settimanale e nel corso del 2021 ha organizzato 446 i controlli congiunti, a cui partecipano Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Locale, su diversi temi: dall'emergenza sanitaria e controllo del territorio alla prevenzione e repressione di fenomeni di illegalità, dal contrasto allo spaccio di stupefacenti e aggregazioni moleste alla vendita e somministrazione di alcool a minori all’identificazione di persone in luoghi segnalati come critici.

Infine, sono 176 i minori stranieri non accompagnati arrivati nel 2021, ben  142 tra luglio e dicembre: “Un aumento di flusso assolutamente non gestibile che mi ha spinto a scrivere al Governo per denunciare pubblicamente quanto stava accadendo”, ha detto il sindaco precisando che a fronte di 167 minori attualmente in carico ai Servizi sociali, i posti programmati Sai sono solo 60: “quindi molto oltre la copertura e la garanzia offerta dallo Stato”.

Il dibattito in consiglio

L’interrogazione è stata trasformata in interpellanza su richiesta di Barbara Moretti (Lega Modena) che ha affermato che “Modena da tempo non è una città sicura a causa dell’alto numero di reati predatori. Ci sono, inoltre, troppi stranieri, irregolari e senza fissa dimora, e troppi soggetti che delinquono nelle aree nomadi. E il Comune non sembra voler affrontare la situazione con decisione: chiediamo che si faccia nella seconda parte della legislatura”. Giovanni Bertoldi si è concentrato sul tema delle aree nomadi sostenendo che, “se anche ci sono ricorsi e istanze che rendono inefficaci alcuni atti del Comune, si può agire facendo una sorta di pressing, per esempio aumentando i controlli su chi entra e chi esce, in modo da creare un ambiente ostico per chi vive nei campi e migliorare la vita dei residenti”.

Per il Pd, Stefano Manicardi ha ribadito che il trend dei reati è calante rilevando che “molte cose sono state fatte, la vigilanza della Polizia locale è visibile e la videosorveglianza permette un monitoraggio costante, ma ancora di più serve il fatto di poter contare su un territorio vivo e attivo, grazie alla partecipazione della cittadinanza al controllo e ai luoghi di aggregazione che aumentano la sicurezza. Abbiamo ancora molto da fare ma la strada intrapresa è giusta”. Per Antonio Carpentieri è necessario “avere chiaro fino a dove può arrivare l’azione dell’ente locale e quando invece deve intervenire lo Stato. Per questo dobbiamo insieme ribadire la necessità di un rafforzamento della nostra Questura per avere più agenti e rafforzare le azioni di indagine e di intelligence contro i reati. Puntiamo, quindi, su una Questura più forte e continuiamo nelle azioni intraprese”.

Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia) ha sottolineato il dato dei minori stranieri non accompagnati, “già nove arrivati nel 2022. Va bene segnalare la situazione agli organi competenti come il ministero, ma dobbiamo anche chiederci come mai solo a Modena e in poche altre città italiane questo flusso di arrivi sia così costante e continuo. Forse dovremmo migliorare i controlli, se vogliamo rallentare il flusso”.

In replica, la consigliera Parisi ha affermato che “sulla sicurezza c’è ancora da fare. È necessario riacquistare fiducia, i cittadini devono sentirsi liberi di vivere in tranquillità gli spazi pubblici: il Consiglio comunale, quindi, deve assumere l’impegno di adoperarsi per restituire alla comunità una città più sicura rispetto a quella che abbiamo trovato a inizio mandato”.

Intervenendo a conclusione del dibattito, il sindaco Muzzarelli ha ricordato che “i dati sui reati in calo sono chiari, ma dobbiamo andare oltre i numeri e mantenere un impegno massimo ogni giorno per garantire le sicurezze: continueremo a collaborare con le Forze dell’ordine e con tutti i gruppi di Controllo di vicinato a cui va il nostro grazie, sono antenne importanti sempre connesse con la nostra Polizia locale”. L’Amministrazione, ha proseguito, “assicurerà tutti gli interventi necessari per avere dal ministero dell’Interno le risposte che abbiamo chiesto sia sulle scelte fatte rispetto al potenziamento della Questura sia sulla situazione dei minori stranieri non accompagnati”.

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