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Abbandono di rifiuti, la cattiva educazione costa 300mila euro all'anno

Tanti strumenti a disposizione dei cittadini per smaltire correttamente i rifiuti, ma non basta. Lo scorso anno 22mila interventi straordinari di Hera in città. Il Comune prova con una nuova campagna di sensibilizzazione

È un fenomeno difficile da estirpare e costoso da gestire, quello dell’abbandono di rifiuti su suolo pubblico. Nel primo semestre 2016 solo nel Comune di Modena, sono infatti stati necessari oltre 22mila interventi straordinari di pulizia. Di questi, 14.800 hanno riguardato rifiuti ingombranti. Rispondere a tutte le segnalazioni di abbandoni ricevute arriva a costare alla collettività oltre 300.000 euro l’anno.

Per gestirle in tempi sempre più rapidi, minimizzando così il senso di degrado in città, Hera ha da tempo previsto diversi strumenti: Hergoambiente, un sistema informativo che consente agli autisti dei mezzi di raccolta di segnalare tempestivamente i casi, anche di abbandono, su cui intervenire. Il sistema ha consentito fino a oggi di attivare oltre l’85 per cento degli interventi su segnalazione. Con la app “Il Rifiutologo”, inoltre, anche i cittadini possono inviare indicazioni “smart” di casi di degrado semplicemente scattando una foto geolocalizzata che comunica all’azienda dove è opportuno intervenire. A Modena, infine, sono state rinforzate le squadre di recupero dei rifiuti abbandonati, con personale dedicato. Queste iniziative hanno consentito di abbassare il tempo di intervento, di norma e salvo casi particolari o non rilevati, entro le 48 ore e fatto sì che le segnalazioni ricevute dai cittadini tramite il Servizio clienti siano calate di oltre il 70%.

Per contrastare l’abbandono dei rifiuti e ottenere, con il contributo di tutti, una città più bella e pulita è nata una campagna per il decoro urbano, promossa dal Comune di Modena in collaborazione con Hera, che è appena partita e proseguirà fino alla fine del 2016 con un programma di pulizia straordinaria, in particolare delle batterie di cassonetti più utilizzate o più colpite dal fenomeno dell’abbandono, e attività di informazione e sensibilizzazione indirizzate ai cittadini.

“Sporcare la città non conviene né da un punto di vista ambientale, né tantomeno da un punto di vista economico – commenta l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni – poiché fa spendere soldi alla collettività per pulizie straordinarie. Il rifiuto gettato fuori dal cassonetto o dai contenitori, o il non rispetto del porta a porta è un danno per Modena e tutti i cittadini devono essere protagonisti nel garantire il miglior decoro possibile a tutto il territorio urbano. Il Comune ed Hera ritengono che il decoro e il giusto conferimento siano una priorità e da due anni lavoriamo con potenziamento del servizio, campagne comunicative e intensificazione dei controlli. Ci sono buoni riscontri dall'anno scorso ad oggi, ma non basta, dobbiamo continuare a lavorare, in centro storico come in periferia".

Alle iniziative di comunicazione corrispondono infatti concrete attività di pulizia straordinaria: nel corso dei prossimi mesi, in tutte le quattro circoscrizioni modenesi verranno individuate le batterie di contenitori stradali più utilizzate dai cittadini o dove il fenomeno dell’abbandono è più critico e presente, che verranno pulite e restituite alla cittadinanza. L’intervento effettuato sarà indicato da paline segnaletiche appositamente realizzate e personalizzate con i temi della campagna informativa, così da ricordare ai cittadini l’importanza di mantenere comportamenti virtuosi a vantaggio dell’intera collettività e del decoro della città. Nei giorni successivi, con la collaborazione attiva di Gev e Gel, che nel primo semestre 2016 hanno elevato 51 sanzioni, saranno controllati eventuali comportamenti scorretti e abbandoni, quando possibile formando le persone interessate o attivando, se necessario, l’iter sanzionatorio.

Nel corso dell’autunno, Hera metterà in campo ulteriori attività di sensibilizzazione e coinvolgimento sui temi della sostenibilità e di promozione della raccolta differenziata allestendo punti informativi gestiti da propri tutor e informatori ambientali. Presidi mobili resi possibili da appositi “tricicli del riciclo” e laboratori creativi animeranno – assieme ad operazioni per la pulizia straordinaria delle aree e punti più sensibili del quartiere – ciascuna circoscrizione.

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