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Camorra nel Pdl, Aimi si arrabbia: "Bertolini, perché non sei andata in Procura?"

Il vicepresidente del Consiglio Regionale risponde alle accuse: "Per stare nel PdL ci vuole il certificato di comprovata razza ariana o non avere un meridionale indietro di sette generazioni?"

"Ma cosa ha veramente in animo la coordinatrice uscente?". Se lo chiede Enrico Aimi, ex aennino e attualmente vicepresidente del Consiglio Regionale dell'Emilia Romagna in seguito alle esternazioni di Isabella Bertolini, numero due dei parlamentari Pdl, in merito alla presenza di personaggi poco puliti fra i tesserati Pdl modenesi.

CONTROLLO SUI TESSERATI - "Spettava a Isabella Bertolini il controllo sui tesserati - ricorda Aimi - la quale dice testualmente di avere 'scrupolosamente effettuato nome per nome'. Se così è, come mai, con i poteri che lo statuto e il regolamento le concedono, si è distinta primariamente per il tentativo di buttare fuori dal partito il consigliere comunale Andrea Galli che non avrebbe certo votato per lei al Congresso? Per stare nel PdL ci vuole il certificato di comprovata razza ariana o non avere un meridionale indietro di sette generazioni? Così ragionando dovremmo chiudere dalla Prefettura, all'Agenzia delle Entrate passando per la Procura di Modena e via dicendo, fino alle caserme dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, eccetera eccetera".

RIMOZIONE NOMI - Aimi è tornato anche su quella ventina di nomi che lui stesso avrebbe fatto depennare dall'elenco tesserati: "Per parte mia - chiarisce il vicepresidente del Consiglio Regionale - ho chiesto e ottenuto dagli organi nazionali del partito di non accogliere le domande di iscrizione di alcuni nomi che risultano essere gravati da precedenti. Ma questo compito spettava primariamente proprio a lei, Isabella Bertolini che ora dice solamente di avere sospetti e dubbi. Ebbene, li concretizzi, prenda carta e penna e vada alla Procura a raccontarli, altrimenti c'è il dubbio che il suo sia solo l'ennesimo fumogeno per dissimulare una sconfitta annunciata che incomincia ad apparire sempre più come una realtà". Bollato come un espediente di bassa lega l'attacco dell'ex forzista: "L'ombra della camorra sul partito è un 'magheggio' astuto che poteva reggere fino al congresso che si sarebbe dovuto celebrare tra tre giorni - conclude Aimi - lo slittamento per neve dimostrerà, se mai ve ne fosse bisogno, che il PdL e' un partito sano, soprattutto per gente, come chi scrive, che le mele marce le toglie dal cesto e non si limita al balbettio del mi mo ma".

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