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Pd, le feste de l'Unità sarannò targate “Sì al Referendum”. L'Anpi saluta

Passa la proposta centrale di marchiare gli appuntamenti estivi con la campagna a favore del referendum costituzionale di ottobre. Scontro con Anpi che è entrata a far parte del comitato per il "no": una scelta complessa per il territorio modenese

Il Governo e il Pd dovranno "spiegare" la loro riforma costituzionale, e quindi via libera alla campagna nel territorio a favore del "sì". Anche e soprattuto connotando ad hoc le Feste dell'Unità. Il Pd di Modena accoglie formalmente l'invito di Roma e Bologna in vista del referendum di ottobre. Proprio nel giorno in cui l'Anpi di Modena annuncia la propria adesione formale al comitato locale per il "no" al referendum, il partito rende nota l'approvazione unanime di un proprio ordine del giorno a tema, ieri sera in direzione provinciale, in presenza del governatore Stefano Bonaccini e del segretario regionale Pd Paolo Calvano, che ha chiuso i lavori, oltre che di sindaci e parlamentari (intervenuti per riepilogare la ricostruzione post-sisma). 

Senza dunque registrare nè voti contrari nè astensioni, con l'odg si "dà mandato alla segreteria provinciale di attivare iniziative di formazione rivolte al gruppo dirigente sul territorio, per favorire la conoscenza dei contenuti del referendum costituzionale e indirizzare gli elettori a un voto consapevole, ancorato al merito della Riforma". Si promuove, inoltre, "la costituzione del comitato provinciale e dei comitati di zona del Pd per il sì" e si invitano "i Circoli, gli iscritti e gli elettori a promuovere e sostenere la costituzione di comitati per il sì nel territorio". Si condivide, inoltre, la stessa indicazione di Calvano relativamente "all'opportunità di caratterizzare le Feste de l'Unità come luogo privilegiato per informare sul merito delle riforme messe a punto dal Partito democratico e per spiegare le ragioni del sì al referendum".

Le feste dem 'targatè pro sì seguono l'annuncio recente di Calvano in direzione nazionale con tanto di "disobbedienza" all'Anpi che ha già confermato di voler tirare dritto contro la riforma del Governo. "Abbiamo già fatto iniziative- ha ricordato ieri il segretario provinciale Pd Lucia Bursi- con il segretario regionale Calvano e con il ministro Boschi, molto partecipate: c'è bisogno di parlare, di essere presenti sui territori, di spiegare i contenuti". Il 27 maggio prossimo arriverà a Modena la presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Anna Finocchiaro, ad esempio. "Dobbiamo spiegare- ha concluso Bursi in direzione- gli obiettivi di questa riforma che, a mio parere, sono principalmente la modernizzazione e la semplificazione del sistema". Tutto condiviso da Calvano, che anzi ha riconosciuto al partito di Modena la tempestività con cui ha portato il tema in direzione, superando gli altri territori. 

Intanto, sull'altro fronte, l'Anpi modenese ha appena dato seguito alla propria deliberazione "approvata a larghissima maggioranza" nel suo recente congresso provinciale, comunicando l'adesione al comitato locale per il "no" e l'impegno a contribuire, alla raccolta delle firme a sostegno dei referendum costituzionale "e contro l'Italicum".

(DIRE)

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