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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica San Faustino / Via Giuseppe Zarlati

Nessun allarme per il canale Amici della Madonnina, in futuro lavori di copertura

Il canale è fognatura pubblica autorizzata e proviene dalla zona industriale-artigianale. L’assessore Guerzoni ha risposto all’interrogazione di Art1-Mdp-Per me Modena

Il percorso del Canale Amici è riportato per intero in diverse carte tecniche comunali ed è quindi da sempre noto e autorizzato: proviene dall’area industriale delle vie Zarlati ed Emilio Po e, per un tratto di circa 400 metri, scorre a cielo aperto costeggiando la ferrovia; poco prima della via Emilia si immette nella rete fognaria sotterranea e da lì confluisce al depuratore. Il canale è classificato come fognatura pubblica, non come corso d’acqua, ed è uno dei due tratti ancora scoperti rimasti a Modena e sui quali è previsto un intervento.

Lo ha spiegato l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni rispondendo oggi, lunedì 26 marzo, in Consiglio comunale, all’interrogazione presentata dal consigliere Marco Malferrari, di Art.1-Mdp-Per me Modena, sottoscritta anche da Marco Chincarini, sull’episodio di acqua maleodorante che si è verificato lo scorso febbraio.

Il canale proviene da una zona industriale-artigianale con anche insediamenti domestici e raccoglie acque reflue di tipo misto: la colorazione assunta nei giorni scorsi, e rapidamente svanita, è quella tipica di un refluo di origine fognario misto. L’assessore ha ricordato che tutte le attività produttive autorizzate a scaricare acque reflue industriali nella fognatura pubblica, per ottenere l’autorizzazione devono essere dotate di un adeguato sistema di trattamento delle acque. Va comunque precisato, ha aggiunto, che “le acque superficiali del canale non possono in alcun modo contaminare le falde profonde da cui si attingono le acque a uso potabile, sia per la considerevole distanza e profondità dei pozzi acquedottistici di Modena, collocati da 50 metri fino a oltre i 100 metri, sia per la presenza di uno spesso substrato argilloso impermeabile a protezione delle acque sottostanti”.

In collaborazione con il Comune di Modena, il gestore Hera ha allo studio un progetto per convogliare tutti gli scarichi all’interno di tubazioni fognarie, lasciando al tratto a cielo aperto, che già oggi è in perfette condizioni di officiosità idraulica, l’unica funzione di scolo in caso di precipitazioni particolarmente abbondanti. Per quanto riguarda le misure a tutela della salute dei cittadini, valgono le indicazioni precauzionali rispetto a una condotta fognaria a cielo aperto che raccomandano di evitare il contatto con le acque in essa contenute e di non utilizzarle a scopo irriguo.

Nella replica il consigliere Malferrari si è dichiarato soddisfatto della risposta, accogliendo “con favore l’annuncio dell’intervento per la deviazione in fognatura delle acque nere”.

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