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Politica Castelvetro di Modena

"Abbattere 200 cani e risparmiare 500.000 euro per le persone"

La denuncia è della Lav e fa riferimento al consiglio comunale di Castelvetro del 29 ottobre in cui il consigliere Pdl-Lega Nord Bruno Rinaldi ha proposto l'abbattimento degli animali per esigenze di bilancio

“Abbattere 200 cani e risparmiare 500.000 euro per le persone”. È la dichiarazione di un consigliere comunale Pdl castelvetrese, Bruno Rinaldi, in merito al rinnovo della convenzione con la cooperativa Caleidos per la gestione del canile intercomunale nel biennio 2013/2014. Questa è la sua soluzione.

A denunciare il fatto, la LAV, Lega Anti Vivisezione che dal 1977 si batte contro ogni forma di sfruttamento. “La Lav di Modena apprende dalla stampa che durante il consiglio comunale di Castelvetro (Mo) del 29 ottobre 2012, in merito al rinnovo della convenzione con la cooperativa Caleidos per la gestione del canile intercomunale nel biennio 2013/2014, il consigliere Pdl Bruno Rinaldi si è schierato a favore della soppressione di 200 cani del canile, facendo riferimento al metodo incivile utilizzato nelle Perreras spagnole”. Qui, nelle perreras, accade l’incredibile. Sono canili dove a distanza di pochi giorni dall’arrivo, i cani vengono eutanasizzati con modalità sconcertanti. 
Massimo Brunetti, consigliere comunale della lista Centrosinistra per Castelvetro, ha utilizzato l'arma dell'ironia per replicare alle dichiarazioni dell'esponente pidiellino: “Se il ragionamento di Rinaldi è di ridurre la spesa, quello è sicuramente un buon metodo. Dal nostro punto di vista, questo è comunque un costo sostenibile poiché l’alternativa sarebbe quella di avere cani randagi e sappiamo benissimo che questo è un problema di salute pubblica”. “In Spagna, continua Brunetti, dopo un mese o due che i cani sono nei canili, gli sparano. Evidentemente il consigliere Rinaldi sta proponendo questo tipo di politiche, o sparargli o comunque delle politiche meno costose”. 

Dura la Lav: “Ricordiamo che, a prescindere dal lato etico e morale di ciò che è stato gravemente affermato, la soppressione di animali non reclamati è vietata da circa 20 anni ( Legge 281 del 1991).  In più la Legge 189 del 2004 ha creato una fattispecie penale (l’art 544 bis del codice penale) per i casi di uccisione animale”. "Chiediamo comunque, al di là delle leggi in vigore, che chi ha pronunciato parole così incivili ed offensive, si prenda la responsabilità di affermazioni che incitano ad un vero e proprio reato, l’uccisione di animali, che in un paese civile come il nostro non è una soluzione eticamente proponibile". Le soluzioni per ovviare al problema del randagismo e dell’abbandono sono tante: dalla sterilizzazione all’adozione nei canili piuttosto che all’acquisto degli animali in negozio o in allevamenti. E ancora sviluppare sempre più progetti nelle scuole che sensibilizzino i bambini a crescere nel rispetto degli animali.

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