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Martedì, 23 Aprile 2024
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Sicurezza: "Carceri, uscire dall'emergenza", le proposte del Pd

Questa sera si terrà un convegno sul tema della sicurezza organizzato dal Pd; a concludere sarà presente il presidente del gruppo Pd in Senato Anna Finocchiaro. "Bisogna agire per prevenire"

Si parlerà questa sera nel corso di un convegno organizzato dal Pd a Palazzo Europa dei problemi riguardanti la situazione carceraria a Modena ma anche a livello nazionale. Interverranno tra gli altri Giuseppe Boschini, segretario cittadino del Pd, Sergio Rusticali, responsabile Forum Sicurezza Pd e chiuderà la serata il presidente del gruppo Pd in Senato Anna Finocchiaro. "Carceri, uscire dall'emergenza" è il titolo del convegno che porterà alla luce i vari problemi che si riscontrano cercando di trovare e proporre soluzioni concrete prima che l'emergenza diventi tale da diventare irrecuperabile. "Sappiamo che ci sono anche altre emergenze nel Paese - ha detto Davide Baruffi, segretario provinciale Pd -, ma ringrazio anticipatamente Anna Finocchiaro per aver accettato l'invito a discutere di questo punto che ha sta trovando spazio e un approccio diverso da parte del Governo e sul quale bisogna agire per non trovarsi a parlarne quando i tragici fatti di cronaca accendono i riflettori sulle strutture".

La situazione di Modena è del tutto particolare: non sono certo le strutture a mancare (ben tre per una Provincia tutto sommato piccola), ma sono gestite in maniera irrazionale senza possibilità di ottimizzazione delle risorse. I dati aggiornati ad inizio settimana rivelano che il Carcere S. Anna ospita 411 detenuti a fronte di una capienza prevista di 220, di cui il 68% sono stranieri; in questo caso la proposta è quella di usufruire del nuovo padiglione da 150 posti per decongestionare un po' la situazione, invece che utilizzarlo per portare da fuori altri detenuti. Diversa la situazione per la Casa di recupero di Castelfranco Emilia dove i 90 posti previsti non sono sfruttati, anzi sono solo 60 i detenuti presenti, dato che la struttura non è mai stata completata e resa efficiente. Alla Casa di lavoro di Saliceta S. Giuliano invece i detenuti sono 64 anziché 50, sovraffollamento dovuto in particolare agli ergastoli bianchi. In questi casi la proposta del Pd è di cercare una situaizone progettuale coerente per le due case.

Altro problema di non poco rilievo è l'insufficienza numerica del personale. Sono mesi che si fa richiesta di uomini e mezzi ma i rinforzi tardano ad arrivare o, una volta arrivati, vengono trasferiti in altre zone. Questo causa la difficoltà degli Agenti di poter offrire il servizio in modo consono, dovendo, ad esempio, limitare al massimo le ore d'aria dei detenuti e trovandosi ad affrontare loro stessi una sorta di pena. Tutto questo poi va ad incidere sulle funzioni del carcere di recupero e reinserimento dei detenuti che spesso, in queste condizioni, hanno più stimoli contrari e modi per imparare a delinquere, venendo a mancare la dignità e aumentando in modo rilevante il problema della sicurezza prima all'interno delle strutture e poi in tutta la comunità.

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