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Cda Modena Fiere, Bellei (Lega): "Continua la vergogna delle poltrone rosse"

Il segretario cittadino del Carroccio: "Ai politici trombati, anziché consigliare di trovare un lavoro, il partitone non ha mai lesinato posti nel sottobosco della politica o nel parastato"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

L’amministrazione PD di Modena continua nei suoi atteggiamenti da casta o da cricca, infischiandosene di un’opinione pubblica che sempre più forte chiede alla politica un cambio di metodo in nome dell’etica e dell’efficienza. La saga delle poltrone rossa continua con una nuova puntata. Adesso è il turno del ben remunerato posto da Presidente dell’Ente Fiera.

In ballo due politici di lungo corso, Ennio Cottafavi e Graziano Pini. Entrambi alla ribalta dal millennio scorso ora rischiano di essere rottamati sull’altare di un rimpasto di giunta di cui nessuno sente l’esigenza se non una coalizione di centrosinistra che fa fatica a mantenere gli equilibri interni.

Mentre i cittadini chiedono alla giunta di cominciare a fare qualcosa di buono per la città  oppure di andare a casa, il Pd pensa solo a una gestione interessata del potere, e per questo vuole cooptare alcune componenti estreme nella coalizione di governo della città. Ovviamente ai nuovi entrati bisognerà assegnare sedie e prebende. Per cui qualcuno si deve far da parte e cedere il proprio posto. Ma questo per il Pd non è mai stato un problema. Ai politici trombati, anziché consigliare di trovare un lavoro per guadagnarsi da vivere come fanno i cittadini normali, il partitone non ha mai lesinato posti nel sottobosco della politica o nel parastato.

E così  sarà anche per il duo Cottafavi – Pini. È vero, il posto da assegnare è uno solo. Ma il perdente non si perderà d’animo. Il partito, da buon padre padrone, troverà sicuramente un’altra comoda poltroncina su cui fargli riposare le stanche natiche, dopo una vita di intenso lavoro.

Perché  quando si ha un potere assoluto su un territorio ci se ne può fregare dell’opinione pubblica e delle sofferenze dei cittadini. E i posti si possono moltiplicare all’infinito. Tanto a pagare saranno sempre i modenesi.

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