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Tutela del balsamico, il Governo pensa ad un ricorso europeo contro la Slovenia

"Faremo tutto il possibile per difendere l'Aceto Balsamico di Modena contro qualsiasi indebito attacco che possa in qualche modo pregiudicarlo" andando fino "alla Corte di Giustizia dell'Unione europea" con un ricorso ad hoc. Il sottosegretario Gian Marco Centinaio lo assicura confermando così che una delle eccellenze enogastronomiche dell'Emilia è in pericolo. Lo spauracchio è rappresentato dal pressing della Slovenia su una norma tecnica che porterebbe a snaturare quello che si conosce ed apprezza come il vero aceto balsamico. Perchè si autorizza a commercializzare come balsamico qualsiasi tipo di aceto miscelato con mosto concentrato.

Il Governo, ha detto ieri Centinaio in commissione alla Camera, "si è prontamente attivato per contrastare la norma tecnica slovena che prevede la possibilità di etichettare un prodotto con la denominazione aceto balsamico": ha notificato una detailed opinion, come ha fatto anche il Consorzio dell'aceto balsamico di Modena. Tuttavia, il 3 luglio scorso, decorso il termine di stand still senza alcun intervento della Commissione europea, la Slovenia ha adottato la norma, in vigore dal 31 luglio scorso. E l'Italia non è disposta a lasciar correre: "Si tratta di una norma che, oltre ad essere in netto contrasto con il Regolamento sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, rappresenta un'evocazione abusiva, in palese concorrenza sleale con prodotti italiani riconosciuti in tutto il mondo quali l'Aceto balsamico di Modena Igp, l'Aceto balsamico tradizionale di Modena Dop e il tradizionale di Reggio Emilia Dop". E' a tutti gli effetti un "attacco diretto al sistema agroalimentare di qualità europeo, al diritto dei consumatori ad un'informazione corretta e trasparente" e "una concorrenza leale", ha confermato Centinaio.

Di fronte al rischio di "danneggiare non solo il comparto dell'Aceto balsamico di Modena ma tutto il sistema delle Dop e delle Igp italiane, a tutela della denominazione di origine stiamo valutando di attivare, in prima battuta, lo strumento della procedura di contestazione ai sensi dell'articolo 259 del Tfue, coinvolgendo anche le altre amministrazioni competenti", ha spiegato Centinaio citando anche le pronunce della Corte di giustizia europea sull'evocazione di un prodotto tutelato, "contrarie al diritto comunitario e in contrasto con i Regolamenti europei che tutelano Dop e Igp e disciplinano il sistema di etichettatura e informazione del consumatore". Il Governo "seguirà con estrema attenzione l'evolversi della questione non escludendo, qualora necessario, un ricorso diretto alla Corte di Giustizia dell'Unione europea", ha quindi garantito il sottosegretario.

Sentite le parole di Centinaio, Benedetta Fiorini (Lega) si è detta soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, "che testimonia l'impegno dell'esecutivo a tutelare i prodotti Dop e Igp e un asset rilevante per il sistema agroalimentare quale quello degli aceti balsamici". Per Fiorini, "non si possano consentire scorciatoie che penalizzerebbero la filiera agroalimentare italiana". Soddisfazione è stata espressa oggi anche dalla Regione Emilia-Romagna e dal Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP.

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