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Politica Sacca / Via Canaletto Sud

Centro Documentazione Donna, ma quanto mi costi? Più di 230mila euro

Dal 2006 al 2013 compresi stanziati dal settore cultura del Comune di Modena un totale di 232mila euro più 26mila euro di spese per progetti promozionali. Lo ha denunciato il consigliere Pdl Olga Vecchi

"Che strano, il 21 febbraio ho presentato una richiesta di accesso atti per fare luce sui finanziamenti di cui gode il Centro Documentazione Donna e una settimana dopo la presidente Vittorina Maestroni attacca un pianto mediatico per denunciare i tagli che ingesseranno loro le gambe". Olga Vecchi, consigliere comunale Pdl, si stupisce fino a un certo punto di questa "fuga di notizie" e, soprattutto, di questa uscita pubblica da parte di chi dirige la struttura di via Canaletto. "Badi bene, io sono la prima contro la discriminazione di genere, ma non si possono tollerare certe parole soprattutto a fronte di questi numeri". Quali numeri? "Quelli dei finanziamenti percepiti proprio dal Centro Documentazione Donna".

VILLA OMBROSA - Dal 2002 in via Canaletto 88, il Centro è in attesa del completamento dei lavori, previsto per il 2014, di Villa Ombosa, la dimora di Ludovico Antonio Muratori, sottoposta a importanti interventi di ristrutturazione: iniziati i lavori a dicembre 2010, l'edificio ha fatto nuovamente parlare di sè giugno 2011 con il crollo del tetto. Finora, è stata accertata una spesa complessiva di oltre un milione di euro. Una volta terminati i lavori, l'edificio dovrebbe ospitare associazioni femminili quali l'Associazione Donne Arabe e Straniere in Emilia Romagna, Casa delle Donne contro la violenza, Centro Documentazione Donna, Differenza Maternità, Donne nel Mondo, Gruppo Donne e Giustizia e l'Unione Donne in Italia.

SPESE E FINANZIAMENTI - Andando al di là, comunque, del recupero di una dimora storica lasciata cadere a pezzi, ci sono però diversi contributi annuali elargiti da Comune e Provincia a favore del Centro Documentazione Donna: proprio contro queste elargizioni il consigliere Pdl Olga Vecchi ha puntato il dito. Dal 2006 al 2013 compresi, il Settore Cultura del Comune di Modena ha stanziato in totale ben 232mila euro: nel dettaglio 28.335 euro nel 2006 e nel 2007, 31mila euro nel 2008 e nel 2009 e nuovamente 28.335 euro dal 2010 al 2013. Queste cifre sono da intendersi come finanziamenti comunali annuali. A questi, vanno ad aggiungersi un contributo di mille euro da parte dell'Ufficio del Sindaco, riportato nella delibera numero 789 del 28 dicembre 2010, per una serie di seminari dal titolo "A scuola di Costituzione, Laboratorio di formazione politica di genere Ph7". Ma non è finita qui: altri 26mila euro di spese per progetti promozionali: con determina risalente a ottobre 2009, assegnati 10.908 allo studio Hic Adv per la realizzazione di un video destinato all'Open Day di Bruxelles finanziato in parte (non si sa quanto) con il contributo della Provincia di Modena e della Fondazione Crmo, con determina del dicembre 2009 assegnati 2.316 euro per produzione video, sempre con il contributo della Provincia, e, con determina dell'agosto 2010, vengono assegnati 13.140 euro ad Artestampa, ancora una volta con il contributo della Provincia, per la pubblicazione del volume "Non sono solo fanfaluche".

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