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Politica Via della Manifattura dei Tabacchi

Ex Manifattura, il Bar Elio chiude senza responsabilità del Comune

L’assessora Vandelli ha chiarito la situazione del chiosco assemblato senza il parere della Soprintendenza: “La presentazione della Cil non esenta dal parere in zona vincolata”. Pochi euro di multa al momento della chiusura

“Il titolare del Bar Elio ha presentato una Comunicazione di inizio lavori (Cil) per realizzare manufatti all’ex Manifattura Tabacchi per un periodo determinato, a conclusione del quale – in febbraio – il bar ha chiuso. All’interno si è inserita un’altra vicenda, che è l’autorizzazione della Soprintendenza, necessaria perché si tratta di una zona vincolata”.

Lo ha affermato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli rispondendo all’interrogazione del M5s illustrata dal consigliere Luca Fantoni nella seduta del Consiglio comunale di lunedì 30 marzo sulla situazione relativa al Bar Elio alla Manifattura Tabacchi. L'episodio aveva fatto discutere, dopo il provvedimento da parte dell’ufficio abusi del Comune che notificava l'obbligo di chiusura per la violazione del vincolo di tutela disposto dalla Soprintendenza nell'area dell'Ex Manifattura Tabacchi dove era stato assemblato il chiosco. Caso che aveva attirato l'attenzione della stampa locale per via della proprietà dello storico Elio, “sfrattata” dal Parco delle Rimembranze nella nota vicenda dei chioschi.

“Il titolare del Bar Elio non è lo stesso del chiosco al parco delle Rimembranze soggetto a sequestro – ha precisato l’assessora – e l’Amministrazione non ha autorizzato nessuno a spostarsi. Con l’invio della Cil al Comune, inoltre, il privato non è esentato dall’ottenimento di tutti i pareri e delle autorizzazioni necessarie, che dovevano essere preventive. Il settore Interventi economici ha avviato delle verifiche ed è stato incontrato anche il titolare del bar, che quindi era stato avvisato. Verifica e termine previsto di chiusura – ha aggiunto ancora Vandelli – hanno coinciso, quindi il titolare non ha registrato danni, se non una sanzione di poche decine di euro per aver avviato l’attività senza l’autorizzazione della Soprintendenza”.

L’assessora ha inoltre precisato che l’attività all’ex Manifattura Tabacchi “è stata aperta su un suolo che sarà trasferito al Comune ma che ancora risulta di proprietà della società che ha riqualificato la Manifattura” e che “l’Amministrazione sta lavorando al riordino del regolamento per l’occupazione del suolo pubblico e al piano per la localizzazione di attività commerciali-ricreative, che hanno ruolo non indifferente anche per la sicurezza come presidio del territorio”.

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