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Cittadinanza simbolica a 216 bambini, Muzzarelli: "Anticipiamo il Parlamento sullo ius culturae"

Stamattina la cerimonia voluta ormai cinque anni fa come battaglia poltitica per cambiare la legge sulla cittadinanza, la cui discussione è ripresa in parlamento

Questa mattina al Forum Monzani 216 bambini stranieri nati in Italia hanno ricevuto la cittadinanza onoraria modenese. A consegnarla, in un’occasione doppiamente speciale in cui si ricordano i 30 anni della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, c’erano il presidente di Unicef Modena Lorenzo Iughetti, il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi e il sindaco Gian Carlo Muzzarelli che dopo aver invitato tutti i bambini “a sentirsi protagonisti, perché il futuro continui ad abitare qui”, ha affermato: “Noi oggi anticipiamo il Parlamento e con un atto simbolico diciamo di sì a una comunità che pretende il rispetto dei doveri e assicura diritti”.

Quest'anno è toccatro ai bambini nati nel 2009 da famiglie straniere residenti a Modena. I loro genitori provengono da 22 paesi diversi: tanti dalle Filippine (32) e dal Marocco (37), dalla Cina (17) e dal Ghana (19), dall’Albania (17) e dalla Moldavia (12), dalla Turchia (10) e dalla Romania (19). Altri ancora dal Pakistan e dall’Ucraina, dall’Algeria e dal Senegal, ma anche da Perù, Ucraina, Serbia, Polonia, Etipia, Guinea, Bangladesh, India e Russia.Dopo l’inno italiano e quello europeo, i bambini, a gruppi, suddivisi per scuola e insieme ai loro compagni di classe sono saliti sul palco per ricevere l’attestato di cittadinanza dalle mani del primo cittadino.

“Il fatto che sia il quinto anno che ci incontriamo conferma la volontà dell’Amministrazione di Modena di insistere sulla via della promozione dell’eguaglianza e dei diritti – ha osservato il sindaco Muzzarelli - ma è anche il segno che non abbiamo raggiunto il traguardo di una nuova legge, come speravamo. Con il nuovo Governo è ripresa la discussione alla Commissione Affari costituzionali della Camera sul ddl relativo allo ius culturae. E’ una riforma che trova largo consenso tra i cittadini italiani, tanto che secondo i dati raccolti dall’Istituto Demos due terzi degli italiani si sono espressi favorevolmente".

Il riferimento va ai diversi testi depositati in Parlamento che propongono differenti modifiche alla legge, dallo ius soli "secco" a quello "temperato", fino al cosiddetto ius culturae, per altro poposto dalla deputata Renata Polverini di Forza Italia, poi autosospesasi dal partito. La bozza prevede la possibilità di accedere alla cittadinanza italiana per i bambininati in Italia da genitori stranieri al completamento di un ciclo scolastico (primarie e medie), ovviamente su richiesta dei genitori stessi.

Alla cerimonia, a cui erano presenti anche il presidente del Tribunale di Modena Pasquale Liccardo e la comandante dei Vigili del Fuoco Marisa Cesario, hanno partecipato le famiglie, le maestre dei bambini e gli amici, in un carosello di suoni e colori intervallato dai brani musicali dell’Orchestra ModenaMultiMondi, composta prevalentemente da studenti delle scuole superiori della città. Mentre sul maxischermo del Forum apparivano i disegni realizzati da classi quinte delle scuole Graziosi, Pascoli e Gramsci sui temi della cittadinanza e dei diritti dei bambini. Di diritti e infanzia avevano anche parlato con le immagini il contributo video preparato dalla scuola primaria Cittadella, un altro realizzato dal Centro Memo e, infine, “E tu cosa farai?” proposto da Unicef, presente con gli inconfondibili volontari dalle pettorine blu per tenere alta la bandiera dell’uguaglianza e dei diritti, perché, come ha sottolineato il presidente Iughetti “prima vengono i bambini”.

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