La prefettura ha diffuso i dati riguardanti le richieste di cittadinanza di stranieri residenti a Modena. Dal 1° gennaio le domande sono state 945, in forte crescita rispetto al 2012 quando, per lo stesso periodo, ci si era fermati, si fa per dire, a 736. Confessiamo che c’è qualcosa che ci sfugge e fatichiamo a trovare il senso di questi numeri. L’Italia sta vivendo una crisi devastante. All’economia produttiva manca l’ossigeno. Gli imprenditori si suicidano. I giovani italiani prendono la via dell’emigrazione in tali quantità da ricordare i tristi periodi del dopo Unità. Eppure, nonostante l’appeal del nostro paese sia sotto i tacchi, gli stranieri si precipitano a salire su una nave che sta affondando.

L’unica spiegazione che riusciamo a trovare è che, evidentemente, e contrariamente a quanto ci dice la Kyenge, su questa nave gli stranieri vengono accolti talmente bene che non percepiscono sulla loro pelle, a differenza degli italiani, le conseguenze dello sfascio generale e non vedono l’acqua che entra da tante falle. E questo conferma quella che ormai non è più una teoria, ma una verità accertata: ovvero che gli stranieri ricevono dal sistema Italia molto più di quello che danno. E la differenza la pagano gli italiani con l’Imu, con gli aumenti Iva e con quel prelievo fiscale sulle aziende e sul lavoro che sta sprofondando la nazione nel baratro.

Forse sarebbe il caso che i nostri governanti anziché continuare a mettere toppe che alla fine sono peggio del buco, cominciassero a far bene i conti dell’azienda Italia, tagliando là dove c’è da tagliare e investendo sull’economia reale e sui giovani italiani. Chiudiamo invece con una speranza. Dal momento che le procedure per la concessione della cittadinanza sono state semplificate e l’iter è diventato più agile, speriamo che un certo numero di poliziotti venga liberato dalle mansioni di ufficio e mandato sulle strade a presidiare territorio.