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"Bretella vecchia e dannosa", le associazioni scrivono anche al nuovo Ministro

Il fronte del "no" torna alla carica e si appella al nuovo titolare del Mit, ribadendo le ragioni che vorrebbero bloccare la realizzazione dell'opera, che nel frattempo è sprofondata da sola nelle paludi burocratiche

Nei giorni scorsi associazioni e comitati modenesi contrari alla realizzazione della bretella Campogalliano-Sassuolo hanno scritto al neoministro delle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Giovannini, per rappresentare le loro ragioni circa l'opera che, come è noto, ritengono “vecchia come concezione, superata come esigenze, inutile come investimento, dannosa per il territorio e l’ambiente, quindi non sostenibile”.

La missiva è firmata da: Comitato No Bretella-Sì Mobilità Sostenibile, Legambiente Modena e Sassuolo, WWF Emilia centrale, Italia Nostra, Lega difesa ecologica Modena, FIAB Modena, ISDE Modena, Comitato Salute Ambientale Campogalliano, Associazione Liberamente Cittadino Formigine, Associazione Agricoltura Ambiente Bagno-Rubiera, Comitato cittadini impattati dalla Bretella, Coordinamento cispadano No autostrada Sì a strada a scorrimento veloce, Rete sociale Modena.

Ecco il testo integrale: 

"Gentile Ministro Enrico Giovannini, confidando nella sua sensibilità sulle tematiche ambientali e della  sostenibilità, le segnaliamo il tema della Bretella Campogalliano – Sassuolo, il nuovo tratto autostradale di collegamento tra l’A22 del Brennero e il comprensorio ceramico, giunto alla fase di redazione del progetto esecutivo.  La riteniamo opera inutile e impattante, le cui criticità Le evidenziamo in pochi passaggi:

È un’opera vecchia come concezione, pensata ormai più di 40 anni fa, in un periodo caratterizzato da scarsa o nulla attenzione alla sostenibilità ambientale e si dismettevano ferrovie per fare solo strade, con l’idea, ancora follemente accarezzata da qualcuno, di arrivare fino a Livorno, su gomma, anziché su ferro.

È superata, perché la vera esigenza del comparto ceramico è affrontare il nodo della mobilità interna, troppe prese in luoghi differenti per comporre un carico, inquinamento e costi energetici, una strutturale debolezza della logistica che si affida a padroncini e imprese estere di trasporto che competono solo sui costi del personale.

Inutile, perché nel frattempo è stata realizzata una superstrada a 2 corsie per senso di marcia con svincoli a doppio livello che corre parallela, connessa con la viabilità del distretto ceramico e gratuita, tranquillamente in grado di reggere il traffico attuale. La produzione ceramica è passata da oltre 650 milioni di mq nel 2001, prima della crisi economica del 2008, a poco più di 400 milioni nel 2018, prima della crisi pandemica e della conseguente crisi economica.

Dannosa per il territorio, perché impatta sulla conoide del Secchia e sulle zone di ricarica delle falde acquifere che alimentano di acqua potabile Modena e i Comuni a nord della via Emilia, oltre 400.000 persone.

E per restare ai fatti, non è compatibile con l’obiettivo europeo di trasferire su ferro gran parte delle piastrelle e  merci del distretto con destinazione internazionale, confligge con il percorso del collegamento ferroviario Dinazzano - Marzaglia, opera non ancora realizzata forse proprio perché alternativa alla Bretella e troppo economica, nel suo disegno attuale penalizza lo scalo merci ferroviario di Marzaglia, che verrebbe trasformato in un piazzale di scarico per il comprensorio ceramico senza più poter ospitare la logistica al servizio dell'area produttiva che si estende da Modena a Reggio Emilia.

La Bretella non solo è dannosa per la salute e l’ambiente e non risolve i problemi di congestionamento e di mobilità interna del comprensorio ceramico ma presenta un piano economico finanziario poco credibile con flussi di traffico sovrastimati, di qui la necessità per Autobrennero Spa, il maggior azionista della società che ha vinto la gara per la costruzione e la gestione del nuovo tratto autostradale, di avere il rinnovo della concessione dell’A22, scaduta nel 2014, senza la gara europea prevista dalle norme comunitarie.

Per evitare la gara pubblica Autobrennero Spa. deve liquidare i soci privati e diventare una “in house”. In base all’ennesima proroga deve farlo entro il 30 aprile 2021. Solo un espediente per poter aggirare la normativa europea senza un vero ripensamento del ruolo del pubblico nella gestione dei servizi e delle infrastrutture.

Ci piacerebbe avere  un confronto aperto, e di poter discuterne al più presto con lei.

E’ con questo spirito e con queste motivazioni che le chiediamo di sospendere l’approvazione del progetto esecutivo della Bretella Campogalliano Sassuolo e di poterla incontrare a Roma presso il suo ufficio del MIT o a Modena o in videoconferenza, come le risulta più fattibile, sarà anche l’occasione per illustrarle le nostre proposte alternative assai meno costose ed impattanti.

La informiamo che il progetto definitivo non è mai stato presentato pubblicamente nei nostri territori se non in due occasioni a porte chiuse riservate agli amministratori locali e alle imprese del distretto ceramico, ma non ai cittadini e alle loro associazioni. Il progetto esecutivo è sconosciuto anche ai sindaci e ai consiglieri comunali, nonostante alcune richieste ufficiali di modifica al tracciato, al sistema dei caselli e della tariffazione.

Come più volte richiamato dal recente discorso del Presidente Draghi al Senato, il tema della sostenibilità ambientale, anche delle infrastrutture, deve diventare centrale nella pianificazione delle opere pubbliche, ponendo come prioritarie la manutenzione delle opere, la tutela del territorio e le infrastrutture per la mobilità sostenibile, investendo anche sulla logistica, sull’intelligenza artificiale che ottimizzino la mobilità e la orientino su ferro anziché su gomma.

In attesa di un riscontro le porgiamo i nostri auguri di buon lavoro per il nuovo importante

incarico che saprà sicuramente svolgere nel rispetto dei principii di mobilità sostenibile,  dell’ambiente e della salute dei cittadini come richiesto dall’Agenda 2030 dell’ONU e delle direttive e politiche della Unione Europea".

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