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Comitato Libro Verde: "Ancora nessun incontro in Regione, temiamo tentativo di mettere a tacere"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Il Comitato Regionale "Libro Verde" dei famigliari e operatori delle Residenze per anziani, disabili fisici e malati psichici, ad oggi dopo tre mesi ancora è in attesa dell'incontro che era stato preannunciato agli inizi del mese di Giugno dall'assessore alla Salute Raffaele Donnini in Regione e con l'Assessore al Welfare Elly Slain sul tema delle CRA e RSA.

"L'incontro atteso doveva essere l' inizio di confronti e tavoli di lavoro, con la partecipazione delle parti sociali in rappresentanza dei lavoratori, Tecnici del Settore e comitati di familiari e operatori - spiega il Comitato in una nota - Tavoli di lavoro, per verificare le Linee Guida e la Normativa Regionale, alle tematiche relative all'assistenza sanitaria, accreditamenti, dimissioni protette, pianta organica del personale, ausili e il problema degli immobili (molti dei quali fatiscenti) e tutte le procedure da mettere in atto in periodo di Covid: profilassi e prevenzione, tutela degli ospiti, mantenimento costante di un controllo mirato al fine di eliminare il più possibile i contagi nelle strutture per anziani e nell'assistenza domiciliare di disabili e malati psichici".

"Ad oggi ancora nulla da parte dell'Assessore, pensare male è peccato, ma a volte ci si prende", ironizza il Comitato, che teme "un tentativo di rimozione da parte della Regione sui problemi presentati da sempre".

"Temiamo un tentativo di mettere a tacere senza avere risolto nulla e tanto meno preso atto che nè in struttura nè a domicilio esistono le condizioni di tutela necessaria per evitare i contagi, l'unica possibilità continua ad essere nel tenere chiuse le strutture e evitare di accogliere le dimissioni protette. Questo lede il diritto alla cura, a ricevere visite dei famigliari degli ospiti in struttura , l'impossibilità ad avere momenti di condivisione e ludici, necessari per il mantenimento delle risorse residue del paziente. La situazione è pericolosa anche sotto il profilo psichico dei pazienti e delle loro famiglie. Dimostrazione di mancanza di un programma di tutela, di sensibilità umana e politica. Chiediamo che questo incontro venga stabilito in tempi utili e al più presto a tutela dei pazienti ricoverati nelle strutture e di tutti i lavoratori, rimarcando sempre che una migliore condizione dei diritti dei lavoratori automaticamente ricade sulla qualità del servizio", chiosa il Comitato regionale “Libro Verde”.

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