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Il commento | Emilia-Romagna 2020, la riscoperta della politica di piazza

Riportare il dibattito politico alle piazze per restituirgli quella dimensione di vicinanza alla città. La politica in Emilia-Romagna torna vicina ai cittadini

Dai social, dalla “politica per pochi” alla piazza. Se c'è una cosa che questa campagna elettorale in Emilia-Romagna ha riportato alla luce è la voglia e il sentimento di quella politica che nasce dalle piazze e dalle comunità. Un senso di appartenenza e responsabilità civica che col tempo si era affievolito, sopito ma mai spento.

Le elezioni in Emilia-Romagna hanno mostrato come il dibattito politico si possa facilmente spostare dal mondo dei social e quello televisivo a quello delle città, delle comunità e delle piazze.  Un merito di questa presa di coscienza va anche a quel movimento nato a Bologna definito “ Sardine” che ha risvegliato gli Emiliano romagnoli ormai troppo abituati a “lasciarsi  scivolare tutto”, ad assistere al dibattito politico da spettatori.   

Nel 2020 in Emilia-Romagna si è riscoperta l'emozione di essere protagonisti di una campagna elettorale che non riguarda solo i candidati, siano essi di Destra, di Sinistra o di altri gruppi politici, ma che comprende tutti. 

La piazza come luogo di incontro (anche politico), come luogo di scambio e di confronto. Le proteste, le mobilitazioni cittadine e le manifestazioni per far valere le  proprie idee e le proprie rivendicazioni avvenivano ben oltre il mero momento elettorale.

Occorre una politica che sia vicina ai cittadini e non padrona dall’alto. La politica è nata nelle piazze coi ritrovi, coi comizi e poi è stata portata altrove con la televisione, internet e i social media. Ma in questo periodo storico di tensioni e crisi è giusto riportarla al suo luogo originale per ridarle quella vicinanza al popolo che da troppi anni stava perdendo.

Ultima conferma di ciò il ritrovo a Modena, per festeggiare la vittoria di Stefano Bonaccini ,tra l’altro a pochi passi dalla celebre pietra Ringadora su cui chiunque in passato poteva salire per fare comizi ed esprimere opinioni appunto davanti alla piazza. Una politica in cui hanno vinto i cittadini, tutti, che hanno preso in mano la situazione e si sono mobilitati in prima persona per le proprie idee. Una piazza Grande colma di bandiere, di giovani e di cittadini di ogni età. Un senso di festa e di comunità dove vince l'inclusione e la convivenza reciproca. Un'Emilia-Romagna che continua a battere e ad essere il cuore rosso dell'Italia.

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