Muzzarelli dopo il referendum: "Rilanciare l'alleanza nel centrosinistra"
Il sindaco ci Modena rivendica il basso profilo tenuto durante la campagna elettorale, ma non risparmia critiche alle scelte del suo partito: "Renzi ha condotto il Pd ad un progressivo isolamento"
"Ribadisco che il mio impegno è totale per Modena ed i modenesi". Per questo, "pur avendo detto più volte e pubblicamente che avrei votato Sì, non ho partecipato ad iniziative di campagna elettorale, perchè non potevo sottrarre energie al governo della città". In ogni caso, "quel 56%" di consensi conquistato dal Sì a Modena città "mi sprona a fare ancora di più e ancora meglio, rafforzando l'alleanza e cercando ulteriori risposte ai temi sociali che probabilmente rappresentano una delle motivazioni della vittoria del no a livello nazionale".
È effettivamente un sindaco di Modena 'rafforzato' quello che si affaccia sulla scena dopo il voto al referendum. Gian Carlo Muzzarelli, in sostanza, ha spazio oggi per rivendicare il suo basso profilo alla campagna referendaria, rilanciando un appello affinchè il suo partito abbracci di nuovo "tutta l'alleanza di centrosinistra".
Spiega Muzzarelli via Facebook: "Considero un'occasione persa quella del No a una riforma costituzionale che, pur con dei limiti, avrebbe semplificato e reso più efficiente il sistema istituzionale. Ma rispetto come sempre il voto democratico dei cittadini, e considero positiva l'alta affluenza dappertutto e in particolare a Modena, superiore a quella prevista". Nel voto, oltre alla "difesa" della seconda parte della Costituzione, secondo l'ex assessore regionale "c'è il malessere degli elettori ancora forte, e la critica ad una politica che ha condotto Renzi ed il Partito democratico ad un progressivo isolamento". E se per quanto riguarda Modena città, "il Sì ha vinto con il 56% e oltre 57.000 voti ed è stato il dato più positivo di tutta l'Emilia-Romagna", per Muzzarelli si tratta dell'anima "progressista e riformista della nostra città".
Ecco allora i consigli del sindaco in vista delle prossime delicate tappe: "Viene confermata la scelta fatta fin dall'inizio di avere come riferimento non il solo Pd ma- precisa Muzzarelli- tutta l'alleanza di centrosinistra, che comprende anche forze che si sono spese per il no pur con motivazioni ben diverse da quelle della destra, della Lega o dei cinque stelle".
(DIRE)
