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Aria inquinata, il Comune è certo: "Modena rispetterà gli obbiettivi 2020"

L’assessore Giacobazzi ha risposto in Consiglio a un’interrogazione del consigliere Rabboni (M5s) sulla riduzione del traffico privato per migliorare la qualità dell’aria. La media annua del 2017 è rimasta sotto la soglia, ma gennaio 2018 è un disastro

"Il Pair 2020, il Piano aria integrato, è una legge della Regione che pone obiettivi ambiziosi che il Comune di Modena rispetterà. La direzione di marcia che abbiamo intrapreso per la riduzione del traffico veicolare è netta e verrà delineata ancora meglio attraverso il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) che è in fase di redazione e che, appunto, avrà come cornice di riferimento gli obiettivi del Pair".

Lo ha detto l’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi rispondendo in Consiglio comunale, giovedì 25 gennaio, all’interrogazione del M5s, presentata da Marco Rabboni, sul raggiungimento degli obiettivi del Pair. Nell’interrogazione il consigliere ha chiesto se l’Amministrazione intende rispettare gli obiettivi dell’estensione delle aree pedonali fino a una superficie pari al 20 per cento dell’area del centro storico, e della Ztl a tutto il centro storico. Ha chiesto inoltre quanti controlli siano stati effettuati per verificare il rispetto della manovra antismog e “come pensa l’Amministrazione di raggiungere l’obiettivo della riduzione del traffico veicolare privato nel centro abitato”.

Aprendo la sua risposta l’assessore Giacobazzi ha precisato che la legge regionale specifica che le aree pedonali dovranno coprire una superficie pari al 20 per cento dell’area del centro storico ma che potranno essere conteggiate anche quelle al di fuori dal centro storico. Un criterio analogo vale anche per gli obiettivi di estensione della Ztl che dovrà coprire un’area grande quanto il 100 per cento del centro storico “ma non necessariamente tutta in centro storico”.

Tutti gli obiettivi, ha spiegato l’assessore, “entreranno nel Pums che è in corso di redazione e sul quale, a breve, proporremo un questionario ai cittadini”. Per raggiungere l’obiettivo della chiusura al traffico veicolare di un’area pari al 20 per cento del centro storico si stanno applicando misure “che non sono di pura pedonalizzazione, come la chiusura del tratto centrale di via Emilia, ma che riducono in modo significativo il traffico privato”. L’Amministrazione, ha confermato Giacobazzi, intende mantenere l’obiettivo dell’ampliamento della Ztl, “che è però una misura che impatta su abitudini e interessi di cittadini, commercianti, attività di impresa e professionisti per la quale servirà quindi una consultazione piuttosto estesa”. La riduzione del traffico privato, ha poi aggiunto, sta già avvenendo anche con la disincentivazione del traffico “parassita” di attraversamento del centro abitato che viene indirizzato all’esterno, verso le tangenziali, da operazioni puntuali. Tra gli strumenti previsti per raggiungere l’obiettivo ci sono inoltre l’incentivazione del trasporto pubblico, “compatibilmente con le risorse”, allungando le tratte per raccogliere più utenti; la creazione di parcheggi di interscambio; azioni “variamente disincentivanti l’uso dell’auto e misure per alleggerire il numero di veicoli autorizzati ad accedere al centro storico. Ma sono azioni che non è sempre facile far condividere alla città”.

L’assessore Giacobazzi ha quindi fornito i dati dei controlli effettuati in relazione alla manovra antismog: nel corso dei primi tre mesi della manovra 2017-2018, dall’1 ottobre 2017 al 31 dicembre 2017, sono stati effettuati 256 servizi di controllo; sono stati 994 i veicoli controllati e sono state contestate 42 violazioni dell’ordinanza (contro le 17 dell’intera manovra 2016-2017) e 216 violazioni diverse.

Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Simona Arletti, Pd, ha affermato che nonostante i numerosi sforamenti di Pm10 avvenuti nel 2017, “il dato di concentrazione media annua delle polveri sottili è rimasto al di sotto del limite di 40 microgrammi per metro cubo, limite che non viene superato dal 2012. Non significa che le cose vadano bene – ha aggiunto la consigliera – ma, anche se dobbiamo impegnarci maggiormente, stiamo andando nella direzione giusta”.  

Nella replica, il consigliere Rabboni ha sostenuto che “i problemi legati allo smog sono sotto gli occhi di tutti: siamo in una situazione di piena emergenza e secondo noi il problema non è stato affrontato in modo adeguato. Speriamo nel Pums – ha concluso – anche se un po’ di sfiducia sul livello di consapevolezza dell’Amministrazione nell’affrontare questo problema l’abbiamo”.

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