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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Critiche al comando sulla fornitura di mascherine, "Non acettiamo condotte antisindacali nell'Arma"

Il segretario generale del Nuovo Sindacato Carabinieri interviene a difesa del rappresentante modenese della sigla, che nei giorni precedenti aveva espresso dissenso verso l'operato di un comandante

"L'azione sindacale si concretizza anche nella facoltà di critica nei confronti dell'amministrazione, costituendo uno stimolo per chi deve decidere, oltre al fondamentale ruolo di tutela del Personale. Questo lo sanno tutti. Ma quando per avere esercitato questa facoltà, un dirigente sindacale viene fatto oggetto di rappresaglia da parte della dirigenza, allora bisogna intervenire per salvaguardare le libertà sindacali".

Questo il commento del Segretario Generale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC), Massimiliano Zetti, all'indomani delle iniziative della scala gerarchica avviate contro il segretario regionale dellEmilia Romagna, Armando De Angelis, reo di aver aspramente biasimato in una chat l'operato di un comandante per la gestione di urgenti problematiche sanitarie.

"Per il solo fatto di aver mosso delle critiche a chi dovrebbe tutelare i Carabinieri posti alle sue dipendenze in questo particolare momento di pandemia - continua Zetti - il nostro dirigente sindacale ha ricevuto velate prospettazioni di un immediato trasferimento d'autorità. Tutto ciò è inaccettabile, per me e per tutto il Sindacato che rappresento".

"A parte la rilevanza dell'argomento trattato - l' approvvigionamento di mascherine per i militari -  è evidente l'insussistenza di alcuna incompatibilità ambientale (attesa la diversa giurisdizione in cui operano le persone interessate) onde questo sindacato non intende sottostare ad alcuna limitazione delle prerogative costituzionali del sindacato. E, quindi, riteniamo di dover tutelare in tutte le sedi - disciplinari, amministrative, penali - De Angelis e tutti gli altri dirigenti sindacali impegnati nella tutela della salute dei militari", aggiunge Zetti.

"Rammarica il fatto che la dirigenza, invece di confrontarsi sulle idee e su fatti concreti, mette in campo la tanto decantata militarità nel vano quanto inutile tentativo di portare sul piano del rapporto gerarchico i rapporti sindacali - sottolinea il segretario del Nuovo Sindacato Carabinieri - Se ancora qualcuno non ha capito che bisogna voltare pagina, creando un nuovo e più concreto modo di confrontarsi con il personale, passando dalla concertazione alla negoziazione, dalla Rappresentanza Militare al Sindacato, dal signor sì al confronto (ed alla critica), il NSC cercherà di spiegarglielo, utilizzando tutti gli strumenti possibili, con fermezza e dignità, percorrendo quello stile che ci siamo dati, nel rispetto dei ruoli ma senza mai abdicare alla tutela del personale e delle proprie cariche sindacali".

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