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Francesco Baraldi

Giornalista Modena

"Andare avanti", il 2022 del sindaco Muzzarelli nel mantra della velocità

La corsa del primo cittadino, che "non scala la marcia" e chiude un anno di semina da un punto di vista delle risorse attratte per la città, confidando in un 2023 di crescita. In un rettilineo infinito

Parla davanti ai giornalisti a lungo e in modo accalorato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli. Il primo cittadino è intervenuto ieri all'ormai ventennale appuntamento con la stampa locale organizzato da Aser, in quella che è un'occasione tradizionale per trarre il bilancio dell'anno che va a concludersi.

Muzzarelli parla e racconta dei progetti in atto e di quelli futuri, scandendo in modo diretto o indiretto un mantra bene preciso e studiato: "Andare avanti". Un sentimento, a tratti quasi frenetico, che permea tutta l'impostazione del discorso e delle riflessioni del sindaco: guardare sempre avanti, lavorare per il futuro, costruire la Modena del domani. Mantenere sempre in moto il motore produttivo e politico: "Sono alla nona conferenza stampa, ma non ho ancora scalato la marcia - evidenzia - Sono concertato e determinato ad andare fino in fondo".

E' questa la linea scelta dal primo cittadino, che è una linea di metodo, ancor prima che di merito. Un messaggio che Muzzarelli vuole evidentemente far trasparire in modo tale che sia chiara la mission della propria Amministrazione. Senza dietrologie, quindi, per scansare i malumori di alcuni alleati e superare senza affanni opposizioni e contestatori. Avanti. E possibilmente in fretta.

Avanti con Modena, che per il sindaco rimane la priorità per i prossimi due anni. "Sono rimasto a Modena per completare il mandato - ha sottolineato in uno dei primi passaggi, com a sottolineare la rimuncia a "finestre" di carriera che le elezioni avevano potenzialmente aperto - Ho sempre lavorato per il bene della città, senza fare sconti a nessuno, nemmeno a Roma".

Una Roma che ritorna spesso nei pensieri del primo cittadino, che da Amministratore locale vive una "relazione complicata" con il governo nazionale, specialmente oggi in virtù del cambio di colore politico nei palazzi della Capitale. Un governo che Muzzarelli boccia già, "sia nel merito che nel metodo delle relazioni istituzionali". Sotto accusa le previsioni della Manovra circa i trasferimenti agli enti locali, "Siamo importanti o no per l'Italia? - si domanda il sindaco - Meloni ha preso impegni importanti e di prospettiva nell'ultimo incontro con l'Anci. Ma la Legge di Bilancio non contiene nulla a sostegno dei territori. Non sopportiamo scarica barile sui territori. Pretendiamo che Roma faccia pa sua parte".

I rapporti sembrano invece al momento soddisfacenti con il Viminale, con il quale Modena gioca due partite importanti: l'elevazione della Questura a livello superiore e la gestione dei Minori stranieri non accompagnati, un cruccio per l'Amministrazione ormai da diversi anni, visti i numeri di difficile gestione. Su questi punti il sindaco è possibilista e speranzoso.

Ma "avanti" si va soprattutto sul piano dei progetti di riqualificazione degli spazi urbani, che il primo cittadino non ha mancato di elencare, sottolineando come questo 2022 sia stato un anno di "semina", intesa come la raccolta di risorse. Fondi che provengono in larga parte dal Pnrr, circa 200 milioni. "Il 2023 sarà l'anno della crescita". Il prossimo anno sono attesi al varco molti cantieri che si aggiungono ai tanti già avviati: gli alloggi pubblici del progetto Pinqa, l'ex Aem, i prossimi stralci delle ex Fonderie della Crocetta, Palazzo Solimi, i due nuovi Hospice, la Casa della Salute di via Panni, l'ex colombofila, i Centro per l'Impiego e la scuola innovativa in via del Mercato, il comparto Esselunga e la complanarina.

E non è finita, avanti e veloce. Veloce come l'approvazione del Piano Urbanistico Generale, avvenuta soltanto 12 ore prima e che il sindaco rivendica con orgoglio: "Con il PUG abbiamo mantenuto impegni presi. Per noi l'obiettivo era creare lavoro, dare possibilità a professionisti di recuperare sei mesi di lavoro. Abbiamo sul tavolo 1,2 miliardi di investimenti privati nella città. Da oggi le imprese possono incominciare a fare i progetti e dopo giugno andare in Comune a presentarli". Perchè è proprio la velocità che fa la differenza. Perchè il sindaco ha "ogni giorno qualcuno che telefona per ragionare di investimenti qua, perché Modena e un brand di valore".

Il mantra di Muzzarelli pesca nel mito, il mito di un rettilineo infinito. Il mito dell'Emilia, l'unica regione al mondo che deve al suo nome ad una strada, rettilinea. Il mito del motore, delle macchine che i bambini disegnano di colore rosso, di quella più bella che è sempre la prossima, straripante di cavalli o di kilowatt. Il messaggio politico del sindaco è moderno per definizione, il mondo ridotto a tempo di percorrenza.

Un mito, ovviamente, interpretato da sinistra, sostiene Muzzareli. Dove "andare avanti" e farlo in fretta significa creare lavoro, creare ricchezza e redistribuirla. Dove la velocità e il progresso diventano - a torto a ragione lo lasciamo decidere a voi - sinonimi degli altri tre aggettivi che il sindaco associa alla sua Modena: "Competitiva, sostenibile, solidale". A marcia ingranata.

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