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Congressi Pdl, Ricco: "Occasione irripetibile per rinnovamento, no alla vecchia politica"

Il presidente della Circoscrizione Centro Storico, Roberto Ricco, si prepara al congresso provinciale del partito a sostegno di Michele Barcaiuolo. Discontinuità e volti nuovi, per lasciarsi alle spalle le liti e i personalismi e diventare forza di governo alternativa alla sinistra

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

“È arrivato il momento di imprimere una svolta significativa al centrodestra modenese, con un profondo ripensamento della prospettiva politica dei moderati in questa provincia. È necessario passare attraverso un ricambio generazionale, che non può essere invocato sulla stampa per essere puntualmente disatteso quando si arriva al momento di decidere. È giunto il momento di costruire il PdL disegnato dal Segretario Alfano: l'interesse degli italiani messo davanti agli interessi delle nomenclature”. Così Roberto Ricco, Presidente provinciale della Giovane Italia (movimento giovanile del PdL), chiarisce la sua posizione sull'evoluzione del congresso provinciale del partito, aggiungendo che “tanti iscritti e militanti chiedono con forza di essere i promotori di un cambiamento forte sia in termini organizzativi, sia sotto il profilo della prospettiva politica”.

“Tra i nostri elettori – prosegue Ricco – si avverte ogni giorno l'esigenza di un PdL forte, presente sul territorio e vicino al cittadino, che riesca a porsi come reale opposizione al sistema politicoeconomico che opprime la nostra provincia da troppo tempo”.

“Spero pertanto che questo congresso sarà occasione di dibattito vero su proposte, valori di riferimento e strutturazione della macchina organizzativa del partito, e che non sia invece l'ennesima lotta al coltello tra esponenti che hanno fatto il bello e il cattivo tempo nel centrodestra modenese da almeno quindici anni a questa parte. I nostri iscritti e i nostri elettori sono ormai stanchi di lotte intestine e personalismi”.

“Per questo spero che Barcaiuolo e Caselli, insieme a me e molti altri amici, riescano ad aggregare tutti quelli convinti che sia giunto il momento di cancellare odiose rendite di posizione. Serve una discontinuità reale ai vertici del partito, fatta di volti nuovi, capaci di dialogare con coraggio con quanti ancora si rivolgono fiduciosi alla politica, nonostante tutto, rispondendo ai bisogni di base come l’esigenza di socialità, il sostegno e l’assistenza quotidiana alle persone più esposte e più deboli”.

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