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Congresso Pdl, Verdini: "Non sono qui per decretare un vincitore"

Incontri serrati stamattina all'Una Hotel di Baggiovara fra il nuovo commissario provinciale e le liste in corsa al congresso Pdl fissato entro la fine del mese prossimo: pronta commissione di studio per le tessere sospette

Congresso entro marzo e commissione di studio delle tessere sospette attiva sia a Roma che a Modena formata da tre componenti delle tre liste in corsa per il coordinamento provinciale del Pdl. Questi i risultati della giornata modenese del commissario provinciale Denis Verdini giunto alle 10:30 di stamane all'Una Hotel di Baggiovara, campo neutro scelto per l'incontro fra il coordinatore nazionale Pdl e i rappresentanti delle liste.

TESSERE - Gli incontri hanno avuto inizio intorno alle ore 11 con Verdini che ha ricevuto privatamente le delegazioni delle tre correnti in gioco: "Non sono qui per decretare vincitori - ha chiarito il commissario inviato da Angelino Alfano - ma per verificare se ci sono anomalie legate alle iscrizioni. A livello centrale - ha aggiunto - abbiamo provveduto a eliminare lo 0,02% delle tessere su un totale di un milione e duecentomila proprio in base a ciò che abbiamo ricevuto dal territorio. Qui a Modena si è innestata una polemica che è diventata pubblica invece di rimanere all'interno del partito, e così con trasparenza è stato nominato il commissario nella mia persona per fare quello che si doveva fare privatamente".

COLOOQUI - Il primo colloquio è stato proprio con Isabella Bertolini e i componenti della sua corrente che sostiene la candidatura di Claudia Severi. Con lei da Verdini anche il consigliere regionale Andrea Leoni, il capogruppo in consiglio provinciale Dante Mazzi e l'assessore di Frassinoro Fabio Mucci. Dopo una ventina di minuti è stato il turno del Senatore Carlo Giovanardi e dei suoi sodali Enrico Aimi, Giampiero Samorì, Gianpaolo Lenzini. Infine, dopo circa un'ora, è stato poi il turno del candidato a coordinatore Michele Barcaiuolo e della sua lista. Delegazioni ristrette dei tre schieramenti interni del Pdl modenese, con i capilista, sono state quindi ricevute in maniera plenaria da Verdini.

ESITO - Il coordinatore nazionale del Pdl ha ribadito la propria fiducia per il superamento di questa fase critica del partito a Modena. "Abbiamo stabilito un percorso di verifica per affrontare questa situazione per poi andare a celebrare il congresso provinciale - ha dichiarato - Conosciamo il valore di Bertolini e Giovanardi, ottimi parlamentari che lavorano insieme per il partito a Roma. Qui si tratta di visioni diverse a livello locale". Dopo il pranzo assieme ai big del partito locale, Verdini è tornato nella capitale.

POSIZIONI - Bertolini e Giovanardi hanno ribadito le proprie posizioni non mostrando un riavvicinamento. "Gli aumenti sospetti delle tessere - ha dichiarato l'ex coordinatrice - si sono concentrati nella zona della Bassa nei comuni di Castelfranco, San Cesario, Nonantola, Ravarino, Bomporto, Cavezzo. Territori dove noi non abbiamo grandi successi elettorali. Sono state fatte verifiche - ha aggiunto la Bertolini - e alcune persone sono già state sospese, segno che la nostra denuncia non era infondata. Ci sono anzi elementi che fanno riflettere". Per Giovanardi "era il coordinatore provinciale che è stato commissariato a dover fare chiarezza. Noi già da un mese - ha detto il senatore del Pdl - abbiamo provveduto a non far accogliere le iscrizioni dei nomi chiacchierati. Speriamo che questo polverone finisca".

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