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Caso Gibertoni (M5S), i sostenitori modenesi non ci stanno: “Campagna di fango”

Gruppi consiliari e singoli eletti si schierano a favore della capogruppo in Regione, Giulia Gibertoni, che parte del Movimento provinciale vorrebbe invece sfiduciare: “Atteggiamento diffamatorio, le accuse sono prive di fondamento”

Si accendono gli animi del Movimento 5 Stelle modenese intorno alla figura di Giulia Gibertoni, consigliere modenese in Regione e capogruppo. Una battaglia interna agli attivisti grillini, che si è aperta sulle piattaforme online Meet Up per poi sbarcare sui media, dopo la nota congiunta di diversi gruppi della provincia, che hanno esternato la propria “sfiducia” nei confronti della Gibertoni.

Ma a questo “partito nel partito” rispondono oggi altri iscritti ed eletti del Movimento, che rigettano le accuse e invitano i colleghi attivisti a ritornare sui propri passi: “Non ci stiamo a renderci complici di una campagna di fango e strumentalizzazione che mira esclusivamente a spaccare dall’interno il Movimento - si legge in una nota - boicottando nostri rappresentanti che sono stati democraticamente eletti, e danneggiando le battaglie coraggiose e le conquiste portate avanti nei singoli Comuni e in Regione”.

Di questo avviso sono i gruppi consiliari di Carpi, Bomporto, Bastiglia, Cavezzo, Mirandola e San Prospero, oltre ad una quarantina di singoli consiglieri. “Questo gruppo di attivisti, dal quale ovviamente prendiamo le distanze, da tempo ormai sostiene argomentazioni prive di fondamento ed unicamente rivolte a gettare discredito sul lavoro altrui, ripetendo ossessivamente accuse volutamente infamanti, nella speranza che una loro continua riproposizione possa trasformarle un giorno in verità”. 

Da parte del M5S arriva dunque “stima e solidarietà” alla capogruppo regionale Giulia Gibertoni, a partire dal caso dello stipendio che secondo i sottoscrittori della nota “rispetta pienamente gli accordi già presi con lo staff e dichiarati in campagna elettorale”.

“Per questo invitiamo chi ha sottoscritto il comunicato stampa di ieri a ritornare nei limiti di un confronto civile e della dialettica politica, abbandonando una volta per tutte un atteggiamento diffamatorio che dura ormai da troppo tempo nei confronti di chi continua, quotidianamente e senza risparmiarsi, a tutelare gli interessi collettivi dei propri elettori attraverso un lavoro puntuale e scrupoloso – conclude la nota - La dialettica interna, come è giusto che sia, deve essere portata avanti nelle assemblee e nei momenti di discussione, non attraverso degli attacchi gratuiti a suon di comunicati stampa”.

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