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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Consiglio Comunale contro i ladri di biciclette, tra gps e lotta al mercato nero

La consigliera Arletti (Pd) chiede un piano di attività contro i furti di biciclette. Il Consiglio Comunale propone soluzioni che vanno dall'immatricolazione, ai gps di localizzazione alla lotta contro il mercato nero della rivendita

Al centro del Consiglio comunale di Modena il pericoloso aumento delle biciclette rubate. E' stata la consigliera Simona Arletti del Pd che ha chiesto di avviare un'analisi del fenomeno per avere un quadro aggiornato della situazione in città, per poi attivare azioni concrete nel prevenire i furti di biciclette, in collaborazione con le Forze dell'ordine. In questi anni i numeri sono contro l'efficacia dei metodi somministrati, infatti a Modena vengono rubate ogni anno circa cinquemila biciclette per un danno economico di circa 500 mila euro. 

IMMATRICOLAZIONE E LOTTA AL MERCATO NERO. Davanti a questa problemtica le proposte fatte dai consiglieri vedono due direzione principali. C'è chi come Antonio Montanini di CambiaModena desidera l'immatricolazione delle biciclette, e chi sostiene che il problema deve essere risolto alla radice colpendo il mercato dell'usato e della rivendita, come ha sostenuto la consigliera Adriana Querzè di Per Me Modena. "Si potrebbe efficacemente ragionare - propone l'ex assessore Querzè - in positivo premiando i negozi che vendono bici tracciabili in modo da tagliare il sottobosco di chi fa operazioni diverse”.

GPS E CONTROLLI DELLE BICICLETTE. Giuseppe Pellacani di Forza Italia ha proposto di adottare un metodo di indagine già messo in atto in altri comuni: "Mettere in difficoltà i ricettatori dotando, in modo casuale e gratuito, alcune bici di microchip con un Gps che permette di rintracciarle". Su proposte simili si muove anche la proposta del pentastellato Luca Fantoni che suggerisce: La Polizia lascia bici appetibili in zone dove i furti sono numerosi per cogliere sul fatto i ladri. È un deterrente che sembra funzionare, anche se reso noto”. Mentre, il suo capogruppo, Marco Bortolotti, ha ribadito la necessità di aumentare il numero dei parcheggi custoditi poiché: "Non ha senso uscire in bici e poi doverla lasciare lontano, per esempio al Novi park, per essere sicuri di ritrovarla”.

POCHE DENUNCE E POCA EDUCAZIONE DELLA SICUREZZA. Luigia Santoro di Ncd ha evidenziato il problema del basso tasso di denunce perché i cittadini credono sia inutile. Per Marco Cugusi di Sel: "Il problema non è da sottovalutare, si tratta di un attentato alla mobilità sostenibile perché si inibisce desiderio di usare questo mezzo di locomozione. Quindi, ben venga qualsiasi tipo di azione in grado di ridurre il fenomeno”. Infine la consigliera Arletti ha ricordato che è utile un'educazione del ciclista: Un’altra azione importante è far comprendere ai cittadini, come già stanno facendo associazioni come la Fiab, che devono autodifendersi: sapere come legare la bici, quali lucchetti usare”.

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