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Politica Zona Industriale / Via Alessandro Cavazza

Consiglio tematico sui rifiuti, bagarre in aula per l'inceneritore: Pd isolato

Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it) incendia i toni, il Pdl si scopre ambientalista come non mai, Ricci e Morini "disobbedienti" nella maggioranza e il Pd è l'unico schieramento a cui piace l'inceneritore

"L'aumento di patologie tumorali rilevato da Moniter attorno all'impianto di Modena e in nessun altro impianto della regione, non può che essere un errore di campionamento". Questo il ragionamento formulato ieri pomeriggio dal consigliere comunale Pd Luigi Alberto Pini, medico di professione. Il fatto singolare è che la dichiarazione è giunta nel corso di una seduta tematica del consiglio comunale sui rifiuti in cui il gruppo Pd ha profuso il massimo degli sforzi per esaltare la bontà del Moniter e l'impatto contenuto dell'inceneritore di via Cavazza di fronte al forte scetticismo degli attivisti del Comitato Salute e Ambiente che, in più di un'occasione, sono stati richiamati all'ordine da Caterina Liotti, presidente del consiglio comunale, per avere applaudito gli interventi di loro apprezzamento.

DISOBBEDIENTI - "Un medico così si deve vergognare, deve stare a casa", ha tuonato Vittorio Ballestrazzi, capogruppo Modenacinquestelle.it, che assieme ad Eugenia Rossi, capogruppo Idv, e ai "disobbedienti" della maggioranza Federico Ricci (Sinistra per Modena) e Giulia Morini (Pd) ha incontrato il favore di chi, in mezzo al pubblico, ha mostrato contrarietà al termovalorizzatore. Struttura che, evidentemente ieri più che mai, piace solo al Pd: l'opposizione si è scoperta ambientalista come non mai, Ricci ha chiesto una moratoria sul piano di gestione dei rifiuti con il fine di rinviare la messa in funzione della terza linea dell'inceneritore, Morini ha bacchettato l'amministrazione, la quale sbaglierebbe a scommettere così tanto sull'inceneritore, collocandosi fuori dalle indicazioni dell'Unione europea.

PROVOCAZOINI - L'ostruzionismo di Ballestrazzi, spesso ben oltre i limiti di quanto consentito dal regolamento del consiglio comunale, a più riprese ha esarcebato gli animi rendendo l'aula del Municipio più simile a un pollaio che ad un'istituzione: nonostante le frequenti intemperanze dell'ex grillino, la presidente dell'assemblea Caterina Liotti non ha espulso mister "nessuno si merita un'inceneritore", sovente sostenuto dagli applausi dei suoi supporter ambientalisti. "Evito di esprimermi con applausi e manifestazioni analoghe proprio per rispetto verso questa istituzione", ha dichiarato il britannico Gian Carlo Pellacani rinnovando le proprie perplessità sulle intenzioni del Comune verso l'inceneritore. Nel frattempo, il Sindaco Giorgio Pighi, eccezion fatta per un momento in cui si è lasciato andare esclamando "Non c'è democrazia nel cervello di Ballestrazzi", ha cercato di raffreddare gli animi di un pubblico inascoltato dalla maggioranza di centrosinistra avvicinandosi ai contestatori per dialogare con fare conciliatorio.

EMISSIONE - "I risultati di Moniter vanno valutati con attenzione e principio di precauzione", ha affermato il capogruppo Pdl Adolfo Morandi chiedendo un ripensamento sulla terza linea e una svolta sul porta a porta. "Inoltre Hera è in conflitto di interesse rispetto a questo progetto: ha investito 100 milioni di euro sull'impianto, è chiaro che vogliono farlo funzionare al massimo". Sergio Celloni, capogruppo Mpa, ha domandato quale "impatto avrà sulla qualità dell'aria e sulla quantità dei fumi respirati dai cittadino, soprattutto sul lungo periodo, l'eliminazione della soglia delle attuali 30.000 tonnellate di rifiuti speciali da incenerire alle potenziali 60.000 future?". Oltre ad acido cloridrico, ammoniaca, metalli pesanti, diossine, con l'inceneritore completamente a regime aumenteranno in misura esponenziale, anche le polveri sottili come l'emissione in atmosfera per l'ulteriore passaggio di 200mila autoveicoli che percorrono 10mila chilometri ogni anno". En passant, Eugenia Rossi, capogruppo Idv, ha approfittato dell'occasione per ricordare "i rapporti fra Hera e Cosentino, attraverso Hera Comm Mediterranea"

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