Convegno Fiamma, poliziotti feriti: Giovanardi contro il Sindaco

"Diversamente da quanto sostenuto dal sindaco, non c'era nessuna marcia su Roma né ricostituzione del partito fascista, ma l'arroganza e la prepotenza di chi pensa di poter impunemente aggredire gli avversari politici con ogni pretesto". Così il sottosegretario Carlo Giovanardi in merito al ferimento dei tre agenti a Modena venerdì scorso quando, a margine di un convegno di Fiamma Tricolore all'Hotel Europa, gli autonomi hanno sfondato una vetrata durante gli scontri con le forze dell'ordine. Il senatore Pdl giudica "molto gravi e preoccupanti le dichiarazioni del sindaco". Il primo cittadino, Giorgio Pighi, che aveva chiesto al questore di vietare il convegno, ha poi negato la possibilità che possano ripetersi appuntamenti come quello di venerdì, "manifestazioni - ha detto - che inneggino al fascismo, che fanno apologia del fascismo, quasi un invito a media e contestatori".

INCONTRO PRIVATO - "Quello che era in corso all'Hotel Europa - sostiene invece Giovanardi - era un incontro privato ad invito per discutere degli aspetti sociali del fascismo e dei delitti attribuiti ai partigiani comunisti durante e dopo la guerra, talmente privato che solo all'ultimo momento i giornalisti hanno saputo dove si svolgeva, senza che neppure il gestore dell'albergo fosse a conoscenza degli argomenti in discussione tra i circa i trenta presenti in sala. Per chi come noi ha sempre riconosciuto agli alleati e alla resistenza il merito di averci donato un Paese libero ma ha nel contempo sempre condannato sia il totalitarismo fascista che quello comunista, è intollerabile pensare che tale libertà si voglia negare con le spranghe aggredendo le forze di polizia, con la benedizione di Rifondazione Comunista".