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Pronti 4,5 miliardi per le nuove arterie stradali: “Fare presto”

Cispadana, bretella Campogalliano-Sassuolo e terza corsia dell'A22 al centro del convegno svoltosi oggi al Mef con il Ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio, i vertici provinciali e regionali ed Autobrennero Spa, con la quale si gioca una partita delicata sul futuro affidamento

Regione e province emiliane non hanno dubbi: le nuove opere infrastrutturali che coinvolgono Autobrennero Spa devono essere fatte, in tempi rapidi e certi. Un concetto che è stato ribadito quest'oggi in un'occasione importante, alla presenza del Governo nazionale, nel corso del convegno “Infrastrutture e sviluppo del territorio” che si è tenuto nel pomeriggio al Mef di Modena. Gli enti locali, insieme alla società Autobrennero hanno quindi potuto sottoporre al Ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio il piano delle opere previste sul territorio.

Investimenti per opere che, ha ricordato l’assessore regionale alla Mobilità Alfredo Peri, che “ammontano a complessivi 4 miliardi e mezzo di euro, il 70/80 per cento dei quali da risorse private”. Peri ha  ricordato l’importanza strategica delle opere che Autobrennero si è candidata a realizzare: oltre alla terza corsia sull’A22 tra Verona e Modena (“cantieri da 753 milioni che potrebbero partire a fine anno”), la bretella Campogalliano-Sassuolo “di recente affidamento per 506 milioni, metà dei quali messi dallo Stato che è soggetto concedente, così come lo è per la Ferrara-mare”. Ed infine la tanto discussa Cispadana, il cui committente è la Regione. “Tutte queste opere – ha concluso Peri – rispondono a un unico disegno, che è quello di non insistere sull’asse centrale, se non per interventi di ammodernamento, bensì di puntare su un nuovo sistema di relazioni a nord, mettendo i nostri territori in relazione con il nord Europa”. 

Il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini ha sottolineato l'importanza di provvedimenti di defiscalizzazione. In particolare, ha ricordato lo stanziamento di 300 milioni di euro per la Lombardia: “Noi chiediamo che ci siano interventi analoghi a favore di un’area tra le più industrializzate d’Europa ma in sofferenza cronica quanto a infrastrutture”. Al sistema creditizio, Sabattini ha chiesto inoltre di “mettersi in gioco per sostenere questi progetti”.

La replica di Graziano Delrio alle sollecitazioni degli enti locali ha avuto toni assolutamente positivi e possibilisti. “La defiscalizzazione – ha spiegato Delrio – a sostegno della realizzazione di opere pubbliche, così come la semplificazione delle procedure, è contenuta nel decreto ‘del fare’: per alcune infrastrutture prevede un credito di imposta per Ires e Irap ed è, quindi, una risposta concreta alle richieste degli enti locali. La priorità – ha aggiunto  il Ministro degli Affari regionali – va senz’altro al sostegno alle infrastrutture realizzabili in tempi certi e con garanzie di sostenibilità. Bisogna usare fino in fondo i margini del patto di stabilità, che l’anno prossimo metterà a disposizione 8 o 9 miliardi di euro”.

É stato poi toccato un nodo politico di estrema delicatezza, ossia quello che lega Autobrennero Spa alla concessione per la gestione la realizzazione delle infrastrutture viarie. Walter Pardatscher, amministratore delegato della società, ha evidenziato come “la fase di stallo sulla concessione autostradale è dannosa. La gara è una soluzione che, oltre al rischio di concessionari esteri, avrà esito solo tra diversi anni. Confidiamo nel fatto che il governo trovi soluzioni diverse dalla gara di appalto, soluzioni che garantirebbero la realizzazione di molte opere, a cominciare dalla terza corsia sull’A22. Siamo sicuri che il governo farà le sue riflessioni, nell’interesse del Paese”. Su questo punto il ministro Delrio ha risposto con estrema diplomazia che “la concessione presenta un problema, di tipo europeo. C’è l’impegno del governo a studiare tutte le soluzioni e il tema non è chiuso”. Proprio sul ruolo di Autobrennero si giocherà in questi mesi la partita più grande e complessa. 

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