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Tecnici corrotti, Baruffi (Pd): “Sbagliato accostare vicende tutte diverse”

"No a facili generalizzazioni e parallelismi. Quanto sta accadendo a Castelfranco e Carpi non può, ad esempio, essere accostato a quanto si è verificato a Serramazzoni"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

«Abbiamo appreso dalle parole del pubblico ministero Musti che, a Castelfranco e a Carpi, era stato impiantato un meccanismo consolidato che permetteva solo da alcune aziende, e sempre le stesse, di aggiudicarsi gli appalti pubblici. Sono stati effettuati arresti e alle persone coinvolte vengono addebitati responsabilità precise e fatti circostanziati. Ancora una volta, plaudiamo al buon lavoro svolto dalla magistratura, anche se apprendiamo con sconcerto del coinvolgimento di due funzionari pubblici in questo perverso meccanismo. Attenzione, però, a non costruire teoremi campati in aria. Non ci sono elementi per affermare che altri siano coinvolti in questo giro: nessuno dei fatti contestati può essere ricondotto ad amministratori, o a un sistema di governo o, tantomeno, ad un partito politico. Noi siamo gente perbene, conosco personalmente gli amministratori di questi due Comuni, in primis i sindaci Stefano Reggianini e Enrico Campedelli. Godono della nostra fiducia politica e, per quanto mi riguarda, della mia stima personale. Credo sia inconsistente, e a tratti anche surreale, tentare di accostare a quanto è successo a Castelfranco e Carpi, altre vicende come quelle accadute a Serramazzoni e a Zocca. A Zocca è stato, addirittura, lo stesso sindaco a denunciare il capo dell’ufficio tecnico, a tutelare, quindi, in questo modo, gli interessi dell’amministrazione e della collettività tutta. A Serramazzoni il Pd aveva dapprima chiesto all’amministrazione precise risposte a quanto sembrava delinearsi e, poi, non avendole ottenute, di fronte a un sistema che  si rivelava sempre più opaco e non coerente con quello che è il nostro modo di essere, non abbiamo esitato a prendere le distanze dall’amministrazione uscente e, soprattutto, a contrastare la candidatura di Sabina Fornari. Anche per quanto attiene al comportamento tenuto dagli amministratori nei confronti dei propri tecnici, siamo di fronte a situazioni del tutto diverse. A Castelfranco e a Carpi, da tempo, i funzionari coinvolti nelle indagini sono stati spostati dai loro precedenti ruoli proprio a tutela della gestione pubblica. A Serramazzoni, dove secondo l’impianto accusatorio si era andata costruendo una vera e propria associazione a delinquere di cui tecnici e amministratori erano parte, gli amministratori hanno fatto fronte comune con i tecnici in questione. Io penso, quindi, che accostare queste vicende, questi comportamenti e queste persone sia inaccettabile se non addirittura infamante per il buon nome degli amministratori, dei Comuni coinvolti e dello stesso Partito democratico che sui temi della legalità e della trasparenza non ha certo mai “balbettato”».

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