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Ancora un 25 aprile di tensione, cortei di sinistra e centri sociali in centro

Parallelamente alle cerimonie ufficiali in Piazza Grande si preparano due diversi assembramenti antifascisti in piazza Mazzini e largo Sant'Agostino. Questura indaffarata sulla gestione degli spazi

In occasione del 25 Aprile ormai prossimo la Questura di Modena sta avendo il suo bel da fare nell'organizzazione degli spazi pubblici del centro storico, dove al momento sono previste tre differenti manifestazioni. La cerimonia ufficiale organizzata dall'Amministrazione e nella quale confluiranno forze politiche tradizionali e associazioni prevede la sfilata della banda cittadina, la commemorazione al sacrario alla base della Ghirlandina e gli interventi conclusivi dal palco di Piazza Grande. Accanto alle commemorazioni ufficiali sono sorte due manifestazioni più "bellicose", da un lato i centri sociali e dall'altro i trotskista di SinistraClasseRivoluzione.

Questi ultimi hanno dato appuntamento ai simpatizzanti alle 10.15 in largo Sant'Agostino per partire con un corteo "antifascista rosso, combattivo e alternativo alla commemorazione istituzionale e politicamente imbalsamata del Pd". I militanti fanno sapere che percorreranno le vie del centro "passando davanti al sacrario partigiano della Ghirlandina" e concluderanno la manifestazione in piazza XX Settembre attorno alle 11.30, "con interventi al megafono" per "un 25 aprile di lotta e rivoluzione". Nel volantino che annuncia la manifestazione si dice anche di voler chiudere la "Terra dei padri", circolo cittadino di destra.

Sempre sullo stesso percorso, in piazza Mazzini con ritrovo alle ore 10, si sono invece mobilitati gli attivisti del Guernica e dei gruppi della galassia antagonista, con un "corteo sociale" che mette al centro i temi della riappropriazione degli spazi urbani, con un riferimento diretto alle occupazioni degli ex cinema Olympia e Cavour. La manifestazione non risulta autorizzata in quanto non è neppure stata comunicata alle autorità.

Nelle premesse della manifestazione si legge la critica ad un "filo nero" che cerca di "tenere insieme le parti di una città cinta d'assedio dalla spasmodica ricerca d'investimenti speculativi, di furto e messa a valore di ogni residuo di spazio pubblico, di un centro trasformato in vetrina in cui si avvicendanograndi brand e lavoro nero di vecchia e nuova generazione circondato da immense periferie dove la gestione tentacolare in nome del profitto si fa ancora più forte". Una critica aperta al governo della città, quindi, che non si esclude - così temono alcuni - possa portare ad una nuova occupazione proprio il 25 aprile, come avvenuto al termine dell'ultima manifestazione.

Dando uno sguardo alla mappa virtuale di queste tre manifestazioni, è chiara e tangibile la preoccupazione della Questura circa il rischio di disordini, motivo per cui non si esclude che possano essere presi provvedimenti per limitare le due manifestazioni "non ufficiali" o per spostarne l'orario, in un centro storico che potrebbe avere un aspetto ben lontano da quello di un giorno festivo.

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