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Covid, Bonaccini sollecita il Governo: “Spostare il coprifuoco”

Il Presidente della Regione evidenzia come ormai sia maturo il tempo per la revisione delle norme preannunciata dal Governo. Emilia-Romagna ancora in giallo

"Discuteremo col Governo, non ho dubbi si prenderà la decisione più sensata, ma non vedrei un problema a spostare un po' avanti ciò che viene chiamato il coprifuoco". Cosi' il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini sul limite attualmente fissato alle 22. "Il Governo Draghi stesso- ricorda Bonaccini oggi a Uno Mattina- aveva detto che a metà di questo mese, e siamo già più o meno in quel periodo, avrebbe preso in esame un eventuale spostamento in avanti del cosiddetto coprifuoco se le cose fossero andate meglio. Diciamo che le cose vanno decisamente meglio".

Intanto sulle vaccinazioni anti-Covid il "cambio di passo si vede. Proprio oggi supereremo le due milioni di dosi somministrate in regione", ha aggiunto Bonaccini. "Confidiamo a fine maggio di avere più di un milione e mezzo di cittadini che abbiano ricevuto la prima o la seconda dose. Per quanto riguarda quest'ultima dovremmo stare attorno a 800.000 o anche qualcosa in più". 

Per giugno poi, informa il governatore, "ci aspettiamo poco meno di due milioni di dosi, confidiamo, se tutto viene mantenuto rispetto agli accordi, di vaccinare entro l'estate tutti gli emiliano-romagnoli anche con la seconda dose". Per quanto riguarda i 55-59 enni, ieri "in una sola giornata abbiamo avuto circa 100.000 prenotazioni, perchè qui il sistema funziona davvero bene". Ma si può accelerare ancora: "Qui se ci sono le dosi siamo nelle condizioni di fare un milione e 200.000-un milione e 400.000 vaccinazioni al mese", assicura ancora Bonaccini.

Da non sottovalutare poi la “colorazione” cui si andrà incontro nelle prossime settimane. "Anche con Rt sopra l'1 ma con un rischio basso, con pochi ricoverati nei reparti Covid o in terapia intensiva e un numero inferiore ai 250 casi ogni 100.000 abitanti, si può rimanere gialli lo stesso, non è automatico il superamento dell'1 per andare in arancione", dichiara in Rai il presidente dell'Emilia-Romagna, confermando la richiesta di rivedere l'attuale criterio fondato sull'Rt (in risalita un po' in tutta Italia) per la classificazione del rischio nelle regioni. 

"Erano misure entrate in vigore quando non si era partiti ancora con le vaccinazioni", evidenzia Bonaccini, ma oggi "abbiamo milioni di persone che cominciano ed essere protette. La cosa curiosa potrebbe essere che si svuotano i reparti ospedalieri gravi, cala il numero di contagiati ogni 250.000 abitanti ma risale l'Rt. Sarebbe un bel paradosso". Nel corso dell'intervista, Bonaccini ha citato i dati attuali dell'Emilia-Romagna: meno di 200 pazienti in terapia intensiva, poco più di 1.000 nei reparti Covid mentre attualmente i contagi sono poco più di 100 ogni 100.000 abitanti.

(DIRE)

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