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Crisi Martini Sas. Concordia chiede un tavolo di salvaguardia occupazionale

Il Comune di Concordia e la Regione chiedono un tavolo di salvaguardia occupazionale per individuare una soluzione che dal fallimento conduca l’azienda e i suoi lavoratori alla possibilità di riprendere la produzione

A seguito della mancata cessione del ramo d’azienda della Martini di Concordia alla Coemar Lighting di Castiglione delle Stiviere ha determinato l’impossibilità di concludere positivamente il passaggio dell’azienda concordiese all’acquirente mantovano che si era aggiudicato all’asta la storica ditta dell’illuminazione. Conseguentemente a questo fatto, la situazione di difficoltà economica in cui si trovava la Martini è precipitata portando il Tribunale di Modena a prendere atto che la procedura di concordato non ha avuto alcun esito e ad emettere dichiarazione di fallimento.

Questa situazione di grande ed oggettiva difficoltà, tuttavia non rassegna le istituzioni, a partire dal Comune di Concordia, a ricercare una soluzione positiva per garantire l’occupazione ai 50 lavoratori ancora in servizio alla Martini e per salvaguardare lo storico marchio dell’illuminazione. “L’azienda Martini rappresenta per Concordia un pezzo di storia - afferma il sindaco Luca Prandini - che, trasferitasi da Milano a Vallalta nel 1948, ha garantito opportunità di lavoro per diverse generazioni di concordiesi, arrivando ad occupare anche oltre 100 lavoratori con commesse in tutto il mondo. Non vogliamo perdere questa storia e queste professionalità, e faremo di tutto per garantire una nuova vita a questa impresa che è profondamente legata con la storia di Concordia”.

“L’amministrazione comunale - ribadisce il sindaco Luca Prandini - ha seguito la vertenza fin dall’inizio, convocando già nella primavera 2017, prima in municipio e poi nel tavolo di salvaguardia occupazionale aperto in Regione, tutte le parti in causa: Martini, sindacati, rsu, lavoratori e poi anche la Coemar Lighting. Difesa dell’occupazione, mantenimento integrale dell’attività e difesa di un marchio garanzia di qualità in tutto il mondo, è sempre stata la linea che l’Amministrazione comunale ha seguito in questi mesi di difficile vertenza, e continueremo su questa strada anche oggi”.

Il Comune di Concordia, assieme all’Assessore regionale alle attività produttive Palma Costi, hanno subito preso contatto con il curatore fallimentare affinchè sia convocato al più presto un incontro del tavolo di salvaguardia occupazionale presso la Regione, con l’obiettivo di individuare una soluzione che dal fallimento conduca l’azienda e i suoi lavoratori alla possibilità di riprendere la produzione attraverso la ricerca di un nuovo acquirente. Nel frattempo si devono individuare al più presto tutti gli ammortizzatori sociali necessari affinchè sia garantita una forma di reddito per i lavoratori, che non portano alcuna responsabilità della situazione nella quale si trovano.

“Sono giorni molto dolorosi per Concordia e per le 50 famiglie direttamente coinvolte in questa crisi aziendale - conclude il sindaco Luca Prandini - ma ai lavoratori deve arrivare il messaggio che tutte le istituzioni, a partire dall’Amministrazione comunale, continueranno a fare la loro parte fino alla conclusione di questa vertenza affinchè Concordia non perda una importante realtà produttiva e a tutti i lavoratori sia garantita la continuità occupazionale."

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