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Politica Sant'Agostino / Largo Porta Sant'Agostino

Stop Sant'Agostino, l'offensiva delle opposizioni contro Muzzarelli

Da destra a sinistra viene sottolineato il passo falso attribuito direttamente a Muzzarelli e al suo progetto amministrativo

È la "fine ingloriosa di un progetto infausto", con il sindaco Pd ricandidato Gian Carlo Muzzarelli punto "dal suo stesso Ago". Liste civiche a testa bassa a Modena dopo lo stop della commissione regionale del segretariato del ministero dei Beni culturali, che ha bocciato il progetto architettonico del Sant'Agostino. "Solo poche settimane fa il sindaco Muzzarelli e il presidente della Fondazione Cavicchioli avevano presentato il progetto Ago", guidato dall'ex direttore della reggia di Caserta Mauro Felicori, "nato per camuffare i ciclopici ritardi nell'avvio del cantiere del Sant'Agostino, partito dalle lame librarie e stravolto piu' volte negli anni: ora, solo grazie alla stampa e non certo grazie alla trasparenza di questa amministrazione, Modena che i lavori per il recupero del Sant'Agostino sono stati bloccati dalla commissione", ricostruisce la candidata a sindaco di Modena Ora Cinzia Franchini. La quale parla di "schiaffo per l'intero impianto di politiche culturali della giunta Muzzarelli e per il suo assessore Cavazza, che viene punta dall'ago della sua stessa arroganza: il recupero del Sant'Agostino era una promessa della campagna elettorale del sindaco del 2014". 

“Ma quali “imbalsamatori” e “burocrazie ministeriali”: lo stop alla riqualificazione del S.Agostino, arrivata dalla commissione regionale sulla base delle valutazioni della Soprintendenza Archelogia belle arti di Modena porta la firma di Gian Carlo Muzzarelli. Il fallimento di quello che poteva essere un progetto importante, capace di lanciare il brand “Made in Modena”, è solo sua: della sua incapacità di fare squadra, nello specifico con le istituzioni culturali coinvolte nel progetto medesimo, e dell'aver perso tempo insistendo sul progetto Aulenti", rincara la dose Stefano Prampolini, candidato sindaco del centrodestra.

Anche Modena volta pagina, lista collocata più a sinistra, col suo candidato al Consiglio comunale Ezio Righi commenta sullo stop: "È l'inevitabile conclusione di un progetto illogico, con centinaia di posti in sale di lettura per biblioteche frequentate da un ristretto numero di specialisti, con altissime torri librarie automatiche per la movimentazione di pochi volumi al giorno. Un progetto che dall'origine si e' posto in consapevole, stridente contraddizione con la lettera e lo spirito delle leggi nazionali e regionali". In tutto questo le torri firmate Gae Aulenti, "alte come un palazzo di sette o otto piani, erano in frontale contrasto con la legge urbanistica regionale".

"Era il punto centrale del programma elettorale culturale di Muzzarelli di 5 anni fa e oggi dopo mille promesse, a ridosso del voto, arriva un ennesimo clamoroso stop: la decisione della Commissione regionale per il patrimonio culturale di bloccare i lavori del Sant'Agostino rappresenta l'emblema di una giunta non preparata ed arrogante". A parlare è questa volta il candidato sindaco a Modena di Idea Luca Ghelfi: "In questi anni Muzzarelli sull'urbanistica e sulle grandi opere mai realizzate a Modena ha puntato il dito contro quella parte di città che dice no a tutto, come Italia Nostra, lo ha fatto sul Sant'Agostino e lo ha fatto sul pasticcio Chioschi. Ora, dopo la decisione della Commissione regionale, Muzzarelli punti il dito contro se stesso e ammetta pubblicamente il suo errore e la sua ennesima promessa mancata".

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