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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Tpl, i sindacati contro l'azienda: "Seta fa acqua da tutte le parti"

Le sigle muovono nuve critiche in particolare alla gestione del personale: "Sembra più un'azienda di disservizi". Nel mirino anche il parco mezzi e il lavoro difficoltoso nelle officine

I sindacati trasporti Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uiltrasporti, Ugl/Autoferrotranvieri e Faisa/Cisal di Modena si sono fatti sentire ancora una volta per denunciare quello che definiscono lo "stato di crisi" in cui versa il Trasporto Pubblico Locale modenese. “Già in tempi non remoti avevamo sottolineato la necessità di intervenire in modo celere e serio per dare risposte ad un settore che dovrebbe essere uno dei pilastri fondamentali dei servizi ai cittadini – affermano i rappresentanti sindacali - purtroppo ci si ritrova a dover prendere atto che invece di fare  passi avanti si è andati abbondantemente indietro, sia per quanto concerne la programmazione sia per l’espletamento del servizio di trasporto pubblico”. 

Le critiche vertono innzanzitutto sulla gestione dei dipendenti. "Per il personale viaggiante siamo davanti una mole abnorme di straordinari con lo svolgimento di doppi turni che avviene quotidianamente e ad un numero rilevante di autisti che svolgono più di 14 ore di lavoro e 13 di guida continuate, per non parlare poi dei mancati riposi necessari per poter garantire il servizio – proseguono i sindacati – Vi è  poi il problema dei nuovi assunti che, nonostante un accordo ponte a cui avrebbe dovuto far seguito quello definitivo per l’armonizzazione dei tre bacini (Modena, Reggio Piacenza), vengono utilizzati e trattati in modo che definire scorretto è dir poco, obbligati allo straordinario, in più trattatati con un doppio regime salariale che li obbliga a fare prestazioni aggiuntive per poter arrivare ad avere un salario decente. E tutto questo in barba a quelli che possono essere gli eventuali problemi di sicurezza e di incolumità degli utenti". 

“Dopo quanto successo già qualche tempo fa - attaccano poi Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uiltrasporti, Ugl/Autoferrotranvieri e Faisa/Cisal - oggi rivediamo corriere che vanno a fuoco, riscaldamenti che non funzionano, autobus che girano con pezzi di carrozzeria mancanti, mezzi che al mattino non partono o sono costretti a rientrare perché durante il servizio hanno avuto dei problemi”. 

“Noi siamo convinti che se gestito nel modo giusto questo settore possa dare veramente una seria risposta a tante problematiche, non solo agli utenti, ma anche ai cittadini, come ad esempio al problema dell’inquinamento da polveri sottili che in questi giorni è tornato prepotentemente alla ribalta. Ed è per questi motivi che poniamo anche una domanda agli Enti Locali modenesi, al Comune e alla Provincia in particolare: cosa pensano di questa situazione ormai al limite della sopportazione?”.

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