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Sgombero dell'ex caserma e tafferugli, sdegno e malumori a sinistra

Reazioni molto critiche di fronte al blitz disposto dal Tribunale in Sant'Eufemia. Sel: "Non si può restare indifferenti". Cgil: "Qualcosa non ha funzionato rispetto al confronto civile". Rifondazione e cosMOlab difendono l'occupazione

“Quando entra in campo la forza per sanare controversie dove sono evidenti i deboli e dove l'illecito non procura violenze, la sconfitta è di una collettività, di una comunità, di un'amministrazione”. E' la prima reazione di Sinistra Ecologia e Libertà dopo la mattinata di passione vissuta in centro storico con lo sgombero della ex caserma occupata dai collettivi e da alcune famiglie straniere. Non possiamo che stigmatizzare con forza il fatto che il dialogo abbia lasciato il posto all'uso della forza, ed alle cariche della polizia – commentano Cugusi e Lioia di Sel - Questa ferita doveva essere evitata, contrapponendo soluzioni che la politica sa e deve trovare. Il rispetto della legalità resta la nostra bussola, ma deve andare di pari passo con il buon senso e la cura delle persone in difficoltà”.

“Immagini non consuete per la società modenese”, fa eco la Cgil di Modena, che aggiunge: “Nell’attesa che si chiariscano le modalità degli episodi occorsi, quando si arriva alla violenza fisica significa che qualcosa non ha funzionato rispetto al confronto civile, al  dialogo e alla mediazione fra le parti, elementi quanto mai necessari su argomenti così delicati specie in un momento storico di forte difficoltà e di crisi.  Per questo riteniamo necessario che si rafforzi la risposta in termini di intervento pubblico sull'emergenza casa visto l'aumento del numero degli sfratti e delle morosità (spesso incolpevoli) e la cancellazione da parte del Governo del Fondo Affitti nazionale”.

Se dal sindacato arriva in ogni caso un plauso alle scelte dell'Amministrazione in termini di  politiche abitative, ben più critiche cono le posizioni della sinistra cittadina. Solidarietà totale agli occupanti da Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani: “Alla rigenerazione del quartiere il sindaco ha contrapposto l’uso dei manganelli, le soluzioni temporanee e pubblicitarie dei servizi e la propaganda della legalità, utile solo a zittire qualcuno o a esibire le “carte in regola” mentre si piazzano i propri amichetti nei posti che contano, la legalità è pattume. Ora il quartiere tornerà al degrado, un degrado che il sindaco intende senz’altro cannoneggiare con le Notti Bianche e il frasario dei numeri uno, delle marce in più e dell’eccellenza”.

Parla invece di “cariche ingiustificate” e “sproporzione di forze esagerata nei confronti di ragazzi, disoccupati, precari e migranti” il collettivo cosMOlab: “Uno sgombero avvenuto in pieno accordo con la Giunta e che ha visto un sostanziale disinteresse della politica cittadina – attacca il collettivo - Le occupazioni non risolvono tutto, ma in alcuni casi e contesti sono necessarie perché attivano una risposta, parziale, e sollevano problemi di cui la politica istituzionale non vuole farsi carico. Noi sollecitiamo da tempo l'apertura di un dibattito sull'emergenza abitativa in città, anche in forza del fatto che a Modena esistono circa 5600 abitazioni inutilizzate”.

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