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Daverio: "Con Francesca Maletti un grande laboratorio culturale e turistico"

Il critico d'arte nonché noto personaggio televisivo a disposizione gratuitamente per portare il progetto modenese in Europa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

“Vorrei che in Italia nascessero dei Laboratori per fabbricare il Paese del futuro. E nelle città di dimensioni medie, come Modena, le famose città dalle 100 meraviglie di De Pisis, il laboratorio è più facile da inventare, perché i meccanismi di blocco sono inferiori. Modena ha un vantaggio oggettivo, reale e concreto: con la stessa inventiva e lo stesso coraggio coi quali qui è stato fatto l’esperimento sui servizi alla prima infanzia migliore del mondo, oggi questa città e questo territorio possono lanciare una nuova scommessa: un laboratorio sulla cultura che parta da elementi altrettanto vicini alla realtà, ugualmente concreti e con investimenti ridotti. Riaprite il dialogo vero con la tradizione e con l’Accademia, che è importantissima e rappresenta un’immagine che può girare il mondo. Per questo sostengo Francesca Maletti e, se sarà sindaco, sarò disponibile a collaborare, se e come lo riterrà opportuno, in forma gratuita, con tutta la convinzione del militante che crede in un progetto che può essere innovativo.”

Un progetto in grado di connettere Modena alle grandi realtà artistiche e museali d’Europa e di portare evidenti consensi di pubblico. Sono le parole di Philippe Daverio, intervenuto a titolo completamente gratuito ieri al Baluardo, a sostegno della mia candidatura. Parole che fotografano una disponibilità importante, l’apprezzamento per il progetto culturale e turistico che abbiamo lanciato e che confermano la concretezza dell’obiettivo di 1 milione di turisti per Modena. Un incredibile volano di crescita culturale ed economica, oggi più che mai a portata di mano.

Lo dimostrano, ad esempio, i numeri eccellenti di Buk – il festival della piccola e media editoria, che ho visitato sabato scorso –, capace di portare in pochi giorni 20.000 presenze, delle quali il 60% proveniva da tutt’Italia. Una piccola perla che in 7 anni è cresciuta fino a far entrare Modena nel prestigioso circuito ministeriale delle “Città italiane del libro”. Modena è una porta aperta sull’Europa, questo diremo all’Expo 2015. Questo ci spiegano i dati di centinaia di migliaia di persone che già scelgono la nostra città e il nostro territorio e con le quali ci impegniamo ad essere più attrezzati. Quella che ci proponiamo è una grande visione d’insieme dell’offerta culturale di Modena, meglio articolata lungo l’anno, altamente attrattiva e costruita lavorando congiuntamente con gli operatori del settore. Il Comune stavolta ci sarà, questo è l’impegno che mi prendo. Ci sarà con risorse, servizi e infrastrutture necessarie, chiamando le altre Istituzioni pubbliche e private a crescere. Soprattutto a lavorare insieme in modo coordinato. E poter contare su un ambasciatore come Philippe è motivo di notevole soddisfazione.

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