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Candidature, a Sassuolo il Ministro De Vincenti. Il Pd modenese non gradisce

Dopo la rinuncia di Cuperlo, il Partito Democratico affida il collegio "sicuro" al ministro per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti. Il segretario Pd Fava: “Il territorio modenese non ha potuto esprimere appieno le sue valenze”

Il segretario provinciale del Pd Davide Fava esprime il proprio giudizio, non certo positivo, sulle liste di candidati nei collegi modenesi in vista delle elezioni politiche del 4 marzo, tema che ha creato una vera spaccatura in seno al partito a livello nazionale e molti malumori a livello locale. Da un lato vi sono i "paracadutati" nei seggi modenesi, dall'altro la scarsa rappresentanza complessiva degli esponenti democratici locali nelle liste formulate tra venerdì e ieri.

“Il percorso compiuto dalla Federazione provinciale di Modena è stato impeccabile: ha coinvolto tutti i livelli del partito, a partire dai Circoli per arrivare alla Direzione provinciale e alla sintesi affidata alla Segreteria provinciale - spiega Fava - Sintesi che è stata utilizzata dal segretario regionale Pd Paolo Calvano (che ringrazio per l’energia, il coraggio e la perseveranza nel tutelare Modena e tutte le Federazioni provinciali della Regione) come base di partenza per l’interazione sul tavolo romano. La responsabilità che si assume il segretario nazionale con le liste che sono state annunciate è senza dubbio gravosa. Il risultato non consente, ritengo purtroppo, al territorio modenese di esprimere appieno le sue valenze (eccetto che per Stefano Vaccari, Matteo Richetti ed Edoardo Patriarca che hanno già dimostrato di essere in grado di rappresentare le istanze modenesi a livello nazionale)".

Il segretario del Pd di Modena rilancia l'impegno, ma con una postilla non certo indifferene: "Da oggi inizia la campagna elettorale. Noi tutti faremo la nostra parte, ma raccomandiamo un’attenzione a chi verrà a raccogliere i nostri voti: noi modenesi non ci accontentiamo di essere spettatori, chi ci rappresenta deve prima imparare a guardarci negli occhi!”.

Nel frattempo si è risolto il rebus che ha riguardato il collegio uninominale di Sassuolo, per il quale era arrivata la rinuncia di Gianni Cuperlo, contrario ad una cadidatura che "scavalcava" le leogiche territoriali. Un gesto apprezzato dallo stesso Pd modenese - con un ringraziamento sentito del segretario Fava a Cuperlo - ma che è stato reso in sostanza vano dalla nuova decisione romana. A Sassuolo - e in tutti i comuni a sud di Modena, compreso l'Appennino - l'uninominale è stato attribuito a Caludio De Vincenti, romano, attuale Ministro per la Coesione Sociale e per il Mezzogiorno.

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