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Fondi agli alluvionati, tre mesi dopo arriva il Decreto del Governo

Entra in vigore da oggi il Decreto 74/2014 con il quale il Governo affida a Vasco Errani la gestione dei territori colpiti dall'alluvione. Il testo prevede lo stanziamento tout-court di 210 milioni euro in due anni e nessuna agevolazione fiscale

Alla scadenza dei trenta giorni previsti per legge, il Governo ha emanato il Decreto Legge per le zone alluvionate della provincia di Modena, che è entrato in vigore ufficialmente da oggi. Il testo del Decreto (74/2014), molto atteso dagli abitanti e dagli Amministratori dei comuni di Modena, Bastiglia e Bomporto, rischia però di rivelarsi un'amara sorpresa. Il documento ricalca infatti quello conseguente al sisma del 2012 e contiene a ben vedere soltanto due misure principali: la prima è la conferma di Vasco Errani quale Commissario delegato alla gestione della calamità, la seconda è lo stanziamento di 210 milioni di euro a favore dei privati danneggiati dall'acqua.

Un copione già visto che ripropone dunque le stesse modalità di gestione amministrativa e burocratica già applicate nel cratere. Il Presidente della Regione Vasco Errani avrà quindi poteri pressoché assoluti per quanto riguarda la misura dei contributi da erogare, la destinazione degli stessi, le modalità e i tempi della loro erogazione, delegando altresì ai Sindaci dei vari Comun compiti di controllo e coordinamento delle varie attività. Sul fronte pecuniario, Errani potrà destinare fino a 210.000.000 di euro, da suddividersi in due anni (160.000.000 per il 2014 e 50.000.000 per il 2015) ai Comuni colpiti dalla alluvione, e già terremotati, e già colpiti dalla tromba d’aria del maggio 2013, per le seguenti finalità: messa in sicurezza del territorio e dei fiumi, ripristino di edifici pubblici, sportivi, socio educativi, ricreativi e religiosi, nonché indennizzi per i privati e le imprese.

Il provvedimento è stato accolto con entusiasmo dal sindaco di Bomporto Alberto Borghi, che pubblicando la notizia sui social network ha commentato: “Fate girare a tutti e ricordate che è la prima volta nella storia degli ultimi 35 anni che lo Stato interviene con fondi propri su un alluvione anche nell'indennizzo dei beni mobili. Grazie a Errani, al Governo a tutti i tecnici che ci hanno lavorato! E' un successo di tutti!”. Ma a fare da contraltare all'entusiasmo del primo cittadino ci sono le critiche dei comitati e di chi si attendeva agevolazioni fiscali e forme di sostegno che potessero incentivare la ripresa.

“Si tratta di uno scandaloso “copia e incolla” del documento emanato nell'immediatezza del post terremoto - spiega Elisabetta Aldrovandi portavoce del Comitato No Tax Area per la Bassa, che si domanda - Che senso ha, ora a distanza i quasi quattro mesi? A parte l’evidente insufficienza dei fondi messi a destinazione, il Commissario potrà stabilire “sulla base dei danni effettivamente verificatisi, priorità, modalità e percentuali entro le quali possono essere concessi contributi. Che la coperta sia corta, lo si intuisce senza bisogno di ricorrere a calcoli astrusi”.

 “Queste modalità ci hanno portati, a due anni dal terremoto, alla copertura di circa l’8,5% dei danni subiti – aggiungono dal Comitato – L’esperienza negativa della gestione post sisma è evidentemente sconosciuta al Governo, ma ben conosciuta dai terremotati emiliani, che da due anni combattono, più che contro le calamità naturali, contro una burocrazia e una gestione che rende, di fatto, difficilissimo ottenere i contributi cui si ha diritto”. Ma la delusione maggiore riguarda sicuramente le mancate misure di esenzione o agevolazione fiscale per la Bassa, nei confronti delle quali le amministrazioni locali e Regionale si erano già espresse contrariamente, e che il Governo non ha voluto prendere in considerazione. “Sembra - conclude poi il consulente tecnico del comitato Marco Nora - che gli indennizzi eventuali riguardino solo i comuni del cratere, quindi fuori le frazioni di Modena, ed è certo che non stanzino un euro, perché i soldi vengono presi dai 6 miliardi di euro destinati ai terremotati”.

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