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Degrado alla fermata Policlinico del Gigetto, due interrogazione per sollecitare interventi

Fratelli d'Italia si mobilita in Regione e in Comune chiedendo conto dello stato della fermata di via Scanaroli

Degrado alla fermata del "Gigetto" che serve il Policlinico di Modena. La situazione dell'infrastruttura di via Scanaroli è finita al centro di un'interrogazione regionale del consigliere Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia), che ha interrogato la Giunta per conoscere le tempistiche con cui Trenitalia Tper effettua sopralluoghi alle fermate al fine di consentire gli adeguati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

“La linea Modena-Sassuolo – ha precisato Barcaiuolo – collega il capoluogo di provincia al capoluogo del distretto ceramico, fermando agli ospedali di Modena e Baggiovara. Nei giorni scorsi è stata segnalata sulla stampa la situazione di degrado in cui versa la fermata Policlinico: il deposito per le biciclette è colmo di mezzi abbandonati; il cestino dei rifiuti divelto; la scalinata abbandonata al degrado tra acqua stagnante, residui organici, sporcizia e rifiuti; la panchina adibita alla sosta inutilizzabile per la sporcizia e i residui che la ricoprono; l’atrio dell’ascensore con ristagno di acqua, altri liquidi, rifiuti e sporcizia; le bacheche inutilizzabili per le scritte che le ricoprono e rifiuti abbandonati lungo i binari. Il servizio è utilizzato soprattutto da utenti e impiegati dell’ospedale che, date le precarie condizioni igieniche della fermata, rischiano di trasportare all’interno dell’edificio possibili agenti nocivi per i pazienti ricoverati”.

Fermata Policlinico - Modena 26/04/2022

Sul caso è intervenuta anche la capogruppo di Fdi-Popolo della Famiglia Elisa Rossini, che ha depositato una seconda interrogazione in Comune a Modena. "La fermata Policlinico della linea ferroviaria Modena-Sassuolo versa in una situazione di degrado inaccettabile: biciclette abbandonate, cestini di rifiuti distrutti, acqua stagnante, immondizia nelle zone del sottopassaggio, nella piattaforma di fermata del treno e nell’atrio dell’ascensore - ha speigato Rossini - Una situazione di abbandono che rappresenta un pessimo biglietto da visita per la città e un evidente fallimento dei buoni propositi contenuti nel Pums 2030".

"Ricordo che il 13 luglio 2017 il Consiglio Comunale ha approvato la delibera che ha dato il via libera al permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici comunali proprio per la realizzazione di opere di riqualificazione della fermata Policlinico di via Scanaroli, opere che vennero realizzate a cura dell’allora proprietario dell’area, la famiglia Stanguellini, per poi diventare di proprietà comunale - ha ricostruito la consigliera comunale - Ora gli stessi problemi di degrado si sono ripresentati nonostante il Pums 2030 individui proprio nella linea Modena Sassuolo come una delle linee cardinali per la città. Il Pums addirittura, con retorica pomposa, prevederebbe "l’attivazione di un tavolo di confronto con i soggetti competenti al fine di individuare una soluzione di rifunzionalizzazione del prezioso corridoio infrastrutturale tra Modena e Sassuolo, nella prospettiva complessiva della massima efficienza e sostenibilità del sistema TPL e del miglior dialogo con il territorio". Come questo 'prezioso corridoio' sia stato valorizzato ora è sotto gli occhi di tutti".

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