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Edificazione Aree F, la delibera passa ma non convince

Malumori in casa Pd, con due consiglieri “dissidenti”. Ma il documento passa ugualmente, prevedendo il dimezzamento delle previsioni di nuovi alloggi, lo stralcio dell'area ex-Amiu e la sospensione di via Aristotele

I nodi vengono al pettine, ma il pettine li scioglie comunque. Finita l'era Sitta, il Consiglio Comunale si è trovato a dover approvare la nuova variante per le ormai arcinote aree F, ossia quei terreni adibiti ad “attrezzature generali” e riconvertiti in lotti edificabili. La delibera discussa ieri pomeriggio dal Consiglio Comunale ha incassato l'ok di una maggioranza ristretta a 19 consiglieri; oltre alla scontata opposizione dei partiti di minoranza, anche il Pd ha fatto registrare qualche defezione, vale a dire quelle dei consiglieri Stefano Rimini (astenuto) e Giulia Morini (non votante). Contraria anche Sel.

Il malcontento interno al Partito Democratico, con il richiamo a maggiori scelte partecipative e di coinvolgimento dei cittadini, ha sicuramente fatto suonare un campanello di allarme per la Giunta, ormai scossa dall'imminente campagna elettorale per le elezioni amministrative della primavera 2014. Il voto finale sulla delibera non è però mai stato seriamente in dubbio.

La delibera prevede la revisione del piano approvato nell'aprile del 2012, disegnando così una nuova mappa degli insediamenti abitativi in città. In generale, si è scelto un dimezzamento del complesso delle previsioni insediative, scendendo da 2.944 a 1.418 alloggi potenzialmente realizzabili. Il meccanismo resta invece invariato: il Comune acquisisce gratuitamente l'80% della superficie di ciascun lotto, concedendo il restante 20% all'edificabilità da parte di privati. Della parte comunale poi, un altro 20% è a disposizione per la realizzazione di alloggi convenzionati Peep.

Tra le aree stralciate dall’elenco anche la ex Amiu di via Morandi, già di proprietà comunale, in quanto già inserita dalla pianificazione provinciale sul commercio, l’area di Ponte Alto, per la quale è prevista la conversione delle attuali destinazioni urbanistiche verso altre, di tipo produttivo e terziario, attraverso una specifica variante al Psc. Per l’area di via Aristotele, invece, già oggetto di accordo tra Comune e privati, lo stesso Assessore Giacobazzi ha precisato che questo potrà trovare applicazione solo al termine della procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) in corso presso la Regione Emilia Romagna che valuterà la compatibilità dei nuovi insediamenti previsti con gli acquiferi utilizzati per la captazione di acque a uso potabile.

Parallelamente, i democratici hanno anche presentato un interessante emendamento circa la gestione degli alloggi Peep. Si tratta di un tema cruciale, già sollevato dalle opposizioni, che vede ad oggi una cooperativa gestire in autonomia le scelte “sociali” di attribuzioni degli appartamenti convenzionati, tagliando di fatto fuori il controllo pubblico sul social housing. L'emendamento, seppur generico, impegna l'Amministrazione ad una revisione dei Regolamenti relativi ai Peep e alle convenzioni delle aree F, prima che avvenga la sottoscrizione delle convenzioni tra Comune e soggetti privati, così da rendere più puntuali i criteri di verifica sui requisiti di accesso e sulle modalità di vendita e riscatto.

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