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Assemblea Regionale sul coronavirus, gli interventi di dibattito dei consiglieri

"La situazione è difficile, ma abbiamo il dovere di stabilire le priorità e prima di tutto viene il diritto alla salute dei cittadini", ha rimarcato la capogruppo dem Marcella Zappaterra. "Dobbiamo riflettere su questo: che sanità vogliamo? Il sistema sanitario emiliano-romagnolo sta reggendo all'emergenza. Merito della programmazione, ma ha giocato un ruolo fondamentale anche l'importanza che la nostra Regione ha dato alla medicina di prossimità e agli investimenti sui big data". Ora, ha sottolineato la consigliera del Pd, l'attenzione deve andare alle persone fragili, alla continuità didattica e all'economia: "Faremo la nostra parte come Regione, ma dovranno esserci anche il Governo e l'Europa. Bene le azioni di supporto alle imprese, al turismo, alle famiglie e alla cultura e alla ricostruzione post-sisma. Nessuno deve perdere il lavoro e torneremo a competere come facevamo prima".

Secondo Marco Lisei (Fdi) "l'incapacità di rendere uniformi i provvedimenti, dato che c'è stata una vera e propria gara tra governo e Regioni a chi interveniva prima, ha creato confusione nei cittadini". Così come, secondo il capogruppo, "qualcosa non ha funzionato nemmeno sui dispositivi di protezione e sui tamponi". Ora, ha chiesto Lisei, dobbiamo "tutelare chi ci cura cioè gli operatori sanitari; in questa direzione, ci trova pienamente d'accordo la scelta della Regione di aumentare il numero dei tamponi, così come la decisione di varare misure economiche più consistenti sotto il profilo finanziario, la cui operatività ed efficacia devono essere rafforzate".

Tutelare le libertà individuali, contrastare le violenze domestiche, sostenere i lavori autonomi e la cultura. Secondo Giulia Pigoni (lista Bonaccini) "bisogna fare presto, non dimenticare nessuno e riavviare il sistema il prima possibile". La capogruppo si è soffermata sulle limitazioni della libertà dei cittadini, che "devono essere limitate nel tempo e non prorogabili", e sui risvolti psicologici dell’emergenza. A partire dalle violenze su donne e minori: "Sono in calo le richieste d'aiuto, servono più risorse per i centri antiviolenza". Per quanto riguarda l'economia, l'attenzione è andata in particolare al settore delle ceramiche di Sassuolo, nel modenese, ma non solo: "Serve un piano straordinario per gli investimenti, perché le risorse pubbliche non sono infinite, e un contributo più consistente per lavori autonomi e partite Iva. E poi ripartiamo dalla cultura, che sarà un settore strategico per la ripresa."

Secondo Silvia Zamboni (Europa Verde) “emerge la centralità della sanità pubblica, anche secondo chi, in passato, puntava il dito”. A dimostrazione, la consigliera ha evidenziato l’esempio dell’ospedale di Lugo, oggi ospedale Covid-19: “In passato ha rischiato di essere privato della terapia intensiva, ma la battaglia per mantenere quel reparto è stata decisiva, dunque è decisivo spendere in maniera corretta il denaro pubblico partendo dal bisogno reale, se non ci si vuole poi trovare in emergenza”. Infine, ha riportato l’attenzione sull’ambiente: “Avere i polmoni già messi a dura prova dallo smog forse ci ha resi più vulnerabili di fronte al virus".

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