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Dieci milioni di euro per le stazioni sciistiche, a Sestola si fa il punto sulle strategie

Le staioni sciistiche del Cimone e del Corno alle Scale sono al centro di un programma di investimenti, nel tentativo di ridare vigore al turismo invernale. Amministratorie e attori del territorio si ritrovano per un convegno

Il futuro del turismo invernale nell'Appennino sarà il tema al centro dell'incontro pubblico in programma a Sestola mercoledì 20 dicembre (ore 18.30) al cinema Belvedere. Promosso, tra gli altri, dal Consorzio del Cimone, Comuni, stazione del  Corno alle Scale, Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena e Città metropolitana di Bologna, anche in occasione dei 70 anni di attività dello Sci club Sestola, l'incontro vuole favorire un confronto tra tutti gli enti sulle strategie di sviluppo del turismo in montana, alla luce delle risorse  in arrivo, previste dall'accordo tra Regione e Governo, che per il territorio modenese mette in campo risorse complessive pari a circa sette milioni e mezzo di euro per l'ammodernamento degli impianti.

Dopo i saluti di Marco Bonucchi, sindaco di Sestola, sono previsti gli interventi di Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, Flavio Roda, presidente della Fisi, Andrea Corsini, assessore al Turismo della Regione, Massimo Gnudi, consigliere della Città metropolitana di Bologna, Elena Torri, sindaco di Lizzano in Belvedere, Luciano Magnani, presidente del Consorzio del Cimone, Luigi Quattrini, presidente Federfuni Emilia Romagna, e Tarcisio Fornaciari, direttore area Emilia centro Bper Banca; modera la serata il giornalista Beppe Boni. Al termine dell'incontro sarà presentato il video "Spot neve Emilia Romagna" realizzato dalla Regione e da Apt servizi con protagonista Alberto Tomba.

Come sottolinea Muzzarelli nel presentare l'evento «le stazioni sciistiche regionali, in particolare il Cimone e Corno alle Scale rappresentano un settore fondamentale per l'economia della montagna. Per stare al passo con le stazioni alpine, che  usufruiscono di maggiori risorse pubbliche, occorre mettere in campo strategie innovative in grado di garantirci una sempre maggiore competitività. La scelta di non costruire nuovi impianti nel comprensorio del Cimone - aggiunge Muzzarelli - a favore del potenziamento e dell'ammodernamento dell'esistente, testimonia l'impegno concreto per il rispetto dell'ambiente nelle nostre montagne che nulla debbono invidiare ai comprensori sciistici alpini».

Per le stazioni della regione Emilia Romagna sono previste risorse statali pari a dieci milioni di euro (quattro milioni e mezzo per il Cimone e cinque e mezzo per il Corno alle Scale) a cui si aggiungono tre milioni messi a disposizione dalla Regione per le stazioni modenesi.Nel programma degli interventi, come sottolinea Bonucchi, spiccano la sostituzione della seggiovia Lamaccioni che diventerà quadriposto, mentre la triposto attuale sarà ammodernata e utilizzata a Montecreto al posto della sciovia Cervarola alla fine tecnica, e il potenziamento degli impianti di innevamento sul Cimone. Tra gli altri interventi, che saranno progettati nel 2018 e realizzati nel 2019, figurano anche i lavori sulla sicurezza sulle piste del Cimone, il potenziamento dello sci di fondo a Frassinoro e a Lama Mocogno a Pian degli Amorotti,  oltre a nuovi baby park e nuovi servizi igienici nelle stazioni e le revisioni degli impianti a fune e dei tappeti di risalita.

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