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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Cicli e ricicli, per la Fondazione spunta il nome dell'ex sindaco Barbolini

Tempo di successioni e di nuove nomine pubbliche. La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena sarebbe già “consegnata” a Giuliano Barbolini. Alternativa Gianluigi Melotti. Per Seta sarebbe in corsa Vanni Bulgarelli, altro democratico già uomo Hera

Sono già partite dietro le quinte le 'grandi manovre' alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena per la definizione della sua nuova governance. Il tema terrà banco per tutta l'estate, ma già in questo scorcio di 2015 qualcosa si è mosso a palazzo. Dopo due mandati consecutivi affidati al presidente Andrea Landi, in primavera l'ente di via Emilia Centro avvierà pian piano le operazioni per il rinnovo e gli organi del prossimo mandato dovranno essere insediati in autunno. Prima andrà approvato il bilancio non solo annuale ma di mandato, quello che dunque manderà in archivio l'era Landi. Sarà il Consiglio di indirizzo della Fondazione ad esprimersi formalmente sul successore di Landi, che guiderà il nuovo Consiglio di amministrazione per i prossimi cinque anni almeno.

Ebbene, nelle ultime settimane in Fondazione circola prepotentemente il nome forte della politica: è quello dell'ex sindaco di Modena Giuliano Barbolini, di area Pd. Già assessore e presidente della Provincia di Modena, assessore regionale alla Sanità, presidente nazionale della Lega delle autonomie locali e del Forum europeo per la sicurezza urbana, tra l'altro, Barbolini ha concluso la sue esperienza da senatore nel 2013, quando decise di non ricandidarsi alle primarie Pd per il Parlamento.

Gradito all'attuale sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il politico Barbolini è considerata da tanti la figura giusta, vista la sua esperienza, per garantire comunque l'equilibrio in un organo complesso, e cruciale più che mai per la Modena futura, come la Fondazione.

Il secondo nome, non politico, che circola per la presidenza è quello del noto chirurgo Gianluigi Melotti. Molto stimato in città, Melotti si starebbe facendo avanti in ambienti universitari e politici riscuotendo consensi. Di tre anni più giovane del 70enne Barbolini, il chirurgo partirebbe comunque in seconda fila rispetto all'ex senatore. Certo, il lavoro vero sul rinnovo dei vertici della Fondazione deve ancora partire ma, insomma, ci si porta avanti. Sul tema nomine, comunque, in Comune non si lascia nulla al caso dopo i nuovi indirizzi sui rappresentanti di enti e partecipate approvati nei giorni scorsi dal Consiglio comunale.

Prima ancora della partita della Fondazione in ordine di tempo c'è quella dell'azienda tpl Seta, finita alla ribalta di recente per i continui incendi ai suoi mezzi. Se il bacino del gestore copre anche i territori di Reggio Emilia e Piacenza, la scelta sulla nuova presidenza, archiviati i bilanci di primavera, spetta a Modena. Dopo due mandati col presidente Sergio Odorici in sella, un nome di nuovo gettonato alle ultime riunioni è quello di Vanni Bulgarelli, amministratore esperto e destinatario di diversi incarichi negli ultimi anni in ambito locale (il più recente come presidente del Comitato per il territorio di Modena di Hera). (DIRE)

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