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L'assessore Donini duro sulle strategie del Governo: "Prima la sanità poi le armi"

Appello dall'assessore regionale, che richiama l'Esecutivo a priorità diverse da quelle delle spese per la difesa

Le armi? Prima la sanità. Il messaggio arriva dall'assessore regionale dell'Emilia-Romagna e coordinatore in conferenza delle Regioni, Raffaele Donini, che in un post invita il Governo a "riarmare" la sanità, in difficoltà per i costi dell'emergenza Covid. "Sono fiducioso che nel confronto con gli Usa e la Nato, l'Italia possa portare un serio e reale contributo alla pace in Europa, affinché questa guerra drammatica possa finire il più presto possibile", premette Donini.

"Stando però alle prime stime del ministero della Difesa, l'aumento delle spese militari al 2% del Pil significherebbe passare dagli attuali 25,8 miliardi di euro all'anno (68 milioni al giorno) a circa 38 miliardi all'anno (104 milioni al giorno)". Tutto questo mentre "intanto la sanità pubblica e universalistica del nostro paese fatica, in tutte le regioni, a far tornare i conti". In particolare, ricorda l'assessore Pd, mancano all'appello quattro miliardi di rimborsi per le spese Covid e sono carenti i medici di base e quelli degli ospedali.

"Le Regioni chiedono che la situazione si risolva presto perché altrimenti diventa difficile programmare la Sanità post Covid. 'Riarmare la Sanità'- precisa- significa più risorse rispetto ad un fondo nazionale sanitario, che, seppur aumentato in questi anni, risulta essere ancora  palesemente inadeguato rispetto al fabbisogno reale. Inoltre, a fronte di maggiori spese previste, nei prossimi anni tornerebbe a scendere rispetto al rapporto con il Pil". Insomma, la "salute dei cittadini", è l'appello di Donini, deve venire "prima delle armi". 

(DIRE)

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