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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Edilizia, dai costruttori Ance un appello sul consumo di territorio a saldo zero "graduale"

Continua la crisi dell'edilizia e, nell'ultimo anno, gli unici segnali di progresso stanno arrivando dalle compravendite delle abitazioni usate. Il presidente di Ance Emilia-Romagna Stefano Betti fa il punto sul settore e lancia un messaggio alla Regione sulla nuova legge urbanistica in via di approvazione

'Gradualità' verso il saldo zero nel consumo di suolo; nuova infornata di opere pubbliche; piu' semplificazione nella ricostruzione post-sisma; piu' bandi a favore delle famiglie che vogliono acquistare (la prima) casa; piu' rigenerazione edilizia coi fondi europei. È una corposa lista di richieste quella che i costruttori regionali di Confindustria spediscono oggi, da Modena, alla giunta Bonaccini. Ance Emilia-Romagna, assicura in conferenza stampa il suo presidente Stefano Betti, "sta monitorando con attenzione" le mosse di viale Aldo Moro per il settore, a partire dal disegno di legge sull'urbanistica che muterà le norme regionali in vigore dal 2000. 

Betti, distinguendo bene tra saldo zero e consumo zero, dice di apprezzare "lo spirito" alla base della nuova legge ma non rinuncia a qualche suggerimento. "Questo provvedimento legislativo- entra nel merito il presidente regionale Ance- oltre a prevedere il rispetto, entro il 2050, del saldo zero sull'utilizzo del suolo non urbanizzato, come stabilito a livello comunitario, modificherà radicalmente le modalità di programmazione dell'uso del territorio e le normative per l'approvazione dei nuovi interventi di edificazione. Da sottolineare positivamente il fatto che sono state previste importanti semplificazioni procedurali, che- è la precisazione- da tempo auspicavamo". Cosi', proprio per "le novità cosi' rilevanti" contenute nella nuova legge, si raccomanda Betti, "è importante che la sua attuazione preveda un adeguato periodo di transizione; le imprese che hanno effettuato importanti acquisizioni nelle aree potenzialmente edificabili (Psc) non saranno altrimenti in grado di sostenere dal punto di vista economico una vanificazione dei loro investimenti".

Ma non c'è solo la legge urbanistica. "Abbiamo diverse priorità- continua Betti- per il 2017. Oltre al disegno di legge già citato, è essenziale un'accelerazione dell'avvio delle opere pubbliche, grandi e piccole. Le difficoltà applicative del nuovo Codice degli appalti si stanno riversando sulle aziende del territorio anche attraverso i metodi di selezione per le gare utilizzati dalle stazioni appaltanti, a cui chiediamo di porre rimedio". 

E ancora, "riteniamo sia indispensabile semplificare le procedure per la ricostruzione post sisma, poichè allo stato attuale non riescono a essere garantiti i tempi di pagamento previsti, e le imprese non possono sostenere finanziariamente il peso della ricostruzione, proprio ora- si rammarica il presidente Ance- che sta procedendo in maniera sensibile". Piu' in generale, "per venire incontro alle esigenze di una parte sempre piu' vasta della popolazione è necessario riproporre i bandi per la concessione di contributi alle famiglie per l'acquisto della prima casa". E anche "realizzare nuovi interventi di edilizia residenziale sociale", aggiunge Betti. Il quale, infine, rileva l'importanza dei fondi strutturali europei (Por Fesr e Por Fse): entro il 2020 saranno stanziati per l'Emilia-Romagna 786 milioni di euro. "Una parte di queste risorse potrebbe fare da volano a una serie di interventi di riqualificazione e rigenerazione edilizia assai importanti per le nostre città. È basilare- incalza il presidente Ance- che la Regione riesca a cogliere questa fondamentale opportunità".

(DIRE)

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